Il settore della
chimica verde e sostenibile, linfa vitale della bioeconomia, vanta un importante potenziale di sviluppo, con particolare riferimento anche all’Italia, che è la prima al mondo in termini di brevetti nel comparto.
Una recente ricerca del
Centro Studi di Intesa San Paolo sulla bioeconomia nei cinque maggiori paesi dell’Unione Europea ha messo in evidenza un valore che supera i 1.200 miliardi di euro con quasi 7,5 milioni di occupati complessivi. In Italia, che si classifica terza dopo Francia e Germania,
il settore vale 241 miliardi di euro e circa 1,6 milioni di occupati.
Riconoscendo l’opportunità economica e occupazionale fornita da questo settore, è nata nel nostro Paese
Planet Green Chem, una piattaforma di confronto e di dialogo creata dalla
Società di Marketing Strategico & Operativo Glaizal&Partners per accelerare lo sviluppo della chimica innovativa, verde e sostenibile e per favorire il trasferimento dei risultati della ricerca scientifica nell’industria e sul mercato attraverso l’interazione dell’intero ecosistema (ricerca, industria, consumer brand e investimenti).
La piattaforma darà vita
dal 31 marzo all’1 aprile a Milano al Planet Green Chem Congress, il primo congresso della chimica verde e sostenibile in Italia che si terrà presso gli East End Studios. Il Congresso ha ottenuto anche un riconoscimento istituzionale dalla Commissione Europea. Ad aprire i lavori sarà infatti
Xavier Vanden Bosh, Policy Officer della Direzione Generale Research&Innovation.
Il Congresso vedrà gli interventi di esperti di grande reputazione e competenza in materia. A introdurre i lavori, il Professor
Luigi Campanella, Ordinario di Chimica all’Università La Sapienza e Presidente del Comitato Scientifico del Congresso (vedi elenco completo dei membri nella pagina successiva) che presenterà al mondo dell’industria i progetti di ricerca maturi, pronti a diventare start-up e selezionati in base a originalità dell’idea, appeal sul mercato, team di ricercatori e applicabilità a livello internazionale.
Un ruolo importante avrà inoltre il Professor
Fabio Fava, ordinario di Biotecnologie industriali ed ambientali presso l’Università di Bologna e Rappresentante nazionale per la Bioeconomy nei comitati Horizon2020 della Commissione Europea. Chiuderà il Congresso Gunter Pauli, imprenditore ed economista e ispiratore della Blue Economy in cui le tecnologie si ispirano al funzionamento della Natura.
A rappresentare l’alto livello internazionale saranno inoltre
Jean Pierre Dal Pont, rappresentante della Società Europea degli Ingegneri Chimici e considerato uno dei luminari contemporanei della chimica verde; Jean Luc Duplan, dell’Istituto Francese del Petrolio e Energie Nuove e Stephane Sarrade, Responsabile dipartimento Fisica e Chimica alla Commissione per l’energia atomica e l’energia alternativa in Francia.
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