L’indagine ha messo in luce come fino ad oggi ci sia stata una bassa propensione da parte di micro e piccole imprese italiane a sottoscrivere prodotti assicurativi per tutelarsi dalle calamità naturali.
Redazione ImpresaGreen
3 miliardi di euro, secondo l’indagine condotta da EMG Different per Facile.it a tanto ammontano i danni da calamità naturali subiti da micro e piccole imprese negli scorsi 12 mesi.
In questi giorni il Governo sta lavorando al decreto attuativo relativo all’obbligo di assicurazione proprio contro questi eventi, ma sempre secondo la stessa indagine sono pochissime le aziende a conoscenza della norma; appena 2 su 10.
Scorrendo i risultati del lavoro condotto a settembre 2024 su un campione rappresentativo delle micro e piccole imprese italiane si scopre anche che la maggioranza di loro (60%) è però d’accordo con l’introduzione dell’obbligo assicurativo, dato che sale fino al 71% se si isola il solo campione delle piccole imprese. A livello territoriale, invece, l’approvazione supera il 70% tra le imprese del Nord Est e del Sud Italia.
Il sentiment
Mentre il Governo è impegnato a lavorare al decreto attuativo, come detto, sono ancora tante le aziende che non conoscono la norma; l’indagine ha evidenziato come la situazione sia più critica tra le microimprese, dove ben l’80% dei rispondenti ha dichiarato di non sapere nulla del nuovo obbligo, mentre tra le piccole imprese la situazione migliora leggermente e la percentuale di chi non è informato scende al 58%. A livello territoriale, invece, sono le aziende del Centro Italia delle Isole le meno informate, con percentuali superiori al 90%.
Le intenzioni
Come hanno intenzione di comportarsi le micro e le piccole imprese italiane una volta che il Decreto ministeriale sarà operativo? Un intervistato su 2 ha dichiarato di volersi adeguare alla norma sottoscrivendo una polizza contro le calamità naturali, ma andando a indagare nel dettaglio le ragioni di questa intenzione si scopre che il 13% lo farà perché obbligato dalla legge, il 9% se non costerà troppo e il 5,7% per timore di sanzioni in caso di inadempienza. Preoccupa vedere che il 18% dei rispondenti, pari a circa 750.000 aziende, dichiari di non avere intenzione di sottoscrivere questo tipo di copertura assicurativa.
Dati che fanno riflettere, soprattutto se si considera che l’Italia è uno dei paesi europei più esposti al rischio idrogeologico e che, come detto, secondo quanto emerso dall’indagine, nell’ultimo anno più di 278.000 tra micro e piccole imprese hanno subito danni da calamità naturali, in particolare da alluvioni, per un valore economico stimato in oltre 3 miliardi di euro.
Poche le aziende già assicurate
L’indagine ha messo in luce come fino ad oggi ci sia stata una bassa propensione da parte di micro e piccole imprese italiane a sottoscrivere prodotti assicurativi per tutelarsi dalle calamità naturali; appena il 6,2% del campione intervistato ha dichiarato di avere già una polizza contro terremoti, inondazioni, alluvioni, esondazioni e franamenti.
A questo insieme, si aggiunge un 4% che, invece, ha detto di essere coperto solo parzialmente. Ancora una volta, sono le microimprese ad essere meno sensibili al tema e, tra loro, il 92% ha ammesso di non avere alcun tipo di copertura contro le calamità naturali, mentre tra le piccole imprese la percentuale di chi è completamente scoperto scende al 45%. A livello territoriale, invece, sono le aziende nelle regioni del Sud Italia e nelle Isole ad avere meno copertura.
Indagando le ragioni dietro alla bassa diffusione di prodotti assicurativi catastrofali tra le micro e le piccole imprese italiane sono emerse tre motivazioni principali: il 57% del campione intervistato ha ammesso, molto semplicemente, di “non averci mai pensato prima”, mentre il 34% dei rispondenti, pari a circa 1,4 milioni di imprese, ha dichiarato di non avere questo tipo di copertura a causa del prezzo troppo elevato (soprattutto al Sud Italia, dove la percentuale arriva addirittura al 58%).
Il 32% del campione intervistato, infine, ha detto di non essere assicurato contro le calamità poiché ritiene che la sua attività imprenditoriale non sia a rischio, percentuale che arriva al 40% tra le imprese del Centro Italia.
«Con l’introduzione dell’obbligo assicurativo le compagnie hanno iniziato a mettere a punto prodotti specifici per le micro e piccole imprese che riescono a coniugare una copertura completa con un prezzo accessibile anche per le realtà più piccole che possono tutelarsi contro le principali calamità naturali con prodotti il cui prezzo base parte da poche centinaia di euro. Numeri alla mano, la spesa rispetto ai benefici è davvero minima», spiegano gli esperti di Facile.it.
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