Eni opera in Indonesia dal 2001 e attualmente gestisce un ampio portafoglio di asset in esplorazione, sviluppo e produzione, con una produzione equity attuale di circa 95.000 barili di olio equivalente al giorno nel Kalimantan orientale.
Redazione ImpresaGreen
Eni ha annunciato che le autorità indonesiane hanno approvato il Piano di Sviluppo (POD) dei campi di Geng North (North Ganal PSC) e Gehem (Rapak PSC). Lo sviluppo integrato dei due campi creerà un nuovo polo produttivo, denominato Northern Hub, nel bacino del Kutei. Le autorità indonesiane hanno approvato anche il POD dei campi di Gendalo&Gandang (Ganal PSC). Inoltre, Eni ha ottenuto dalle autorità indonesiane un'estensione di 20 anni delle licenze IDD denominate Ganal e Rapak.
Eni è quindi in procinto di realizzare una significativa produzione di gas e condensati di circa 2 BCF/d (miliardi di piedi cubi, circa 57 milioni di metri cubi/giorno) di gas e 80.000 barili/giorno di condensati nella regione dell'East Kalimantan, sia per il mercato domestico che internazionale, avvalendosi di sinergie con le strutture esistenti nell'area, come l'impianto GNL di Bontang e l'unità di produzione galleggiante (FPU) di Jangkrik.
Il POD del Northern Hub prevede lo sviluppo dei 5 TCF (migliaia di miliardi di piedi cubi, circa 143 miliardi di metri cubi) di gas e dei 400 milioni di barili di condensati della scoperta di Geng North, annunciata da Eni nell'ottobre 2023, insieme agli 1,6 TCF (circa 45 miliardi di metri cubi) della vicina scoperta di Gehem, attraverso pozzi sottomarini, flowlines e una FPSO di nuova costruzione con una capacità di trattamento di circa 1 BCF/d (circa 29 milioni di metri cubi/giorno) di gas e 80.000 barili di condensati al giorno e una capacità di stoccaggio di 1 milione di barili. Il gas sarà trattato a bordo della FPSO e poi convogliato verso le strutture di ricezione a terra presso il terminale di Santan e la rete di gasdotti dell’East Kalimantan; in parte sarà liquefatto presso l'impianto GNL di Bontang e in parte sarà indirizzato al mercato interno. La produzione di condensati sarà stabilizzata e stoccata a bordo della FPSO, per poi essere esportata tramite navi cisterna.
Il POD approvato di Gendalo&Gandang prevede lo sviluppo dei 2 TCF (circa 57 miliardi di metri cubi) di riserve cumulative di gas di Ganal PSC attraverso pozzi sottomarini collegati a Jangkrik. Lo sviluppo di Gendalo&Gendang consentirà di estendere il plateau di produzione di gas di Jangkrik, pari a circa di 750 MSCF/d (milioni di peidi cubi/giorno, circa 21 milioni di metri cubi/giorno), di almeno 15 anni.
Questi nuovi sviluppi, insieme a quelli in corso dei giacimenti di East Merakes e Maha, sono il risultato della stretta partnership strategica tra Eni e SKK Migas e avranno un forte impatto positivo sul local content, aumentando al contempo l'utilizzo della capacità disponibile dell'impianto di GNL di Bontang, oltre a garantire la fornitura di gas per il consumo interno.
Eni sta inoltre pianificando di condurre una campagna di perforazione nei prossimi 4-5 anni per valutare il significativo potenziale esplorativo near-field nei blocchi gestiti da Eni nel bacino di Kutei, che ammonta a oltre 30 TCF (circa 860 miliardi di metri cubi) di gas e che è stato in gran parte de-rischiato dopo la scoperta di Geng North.
Notizie che potrebbero interessarti:
Procede a pieno ritmo la costruzione del Parco...
Ricerca: accordo ENEA-AIPnD per lo sviluppo...
Terna: nei primi dieci mesi del 2024 6 GW di...
Comau sviluppa soluzioni innovative per il...
Il Fondo Italian Renewable Resources realizza...
Agrivoltaico in Friuli, partito un "Laboratorio...