Per adeguare i propri processi di gestione dei rifiuti al nuovo "modello RENTRI" il tempo non è molto e servono soluzioni ad hoc. Come TeamSystem Waste.
Redazione ImpresaGreen
In Italia si producono ogni anno circa 154 milioni di tonnellate di rifiuti speciali e circa altri 30 di rifiuti urbani, secondo le stime più recenti di Ispra. Una quantità enorme - spesso si paragonano questi quasi duecento milioni di tonnellate al peso totale del Monte Bianco - che deve essere idealmente gestita e smaltita in modo corretto e tracciabile. Più semplice a dirsi che a farsi, come ha dimostrato il sostanziale fallimento del SISTRI, il primo sistema nazionale digitalizzato per il controllo della tracciabilità dei rifiuti: lanciato con grande ottimismo nel 2010, non è di fatto mai entrato a regime ed è stato "archiviato" qualche anno dopo.
Dalle ceneri del SISTRI è nato il RENTRI (Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti), che promette di far dimenticare l'approccio "dirigista" del SISTRI - ideato dall'alto senza un vero confronto con le realtà che i rifiuti poi li gestiscono davvero - e soprattutto di rilanciare, semplificandola, una vera digitalizzazione della tracciabilità dei rifiuti nazionali.
In estrema sintesi, il RENTRI è un archivio centralizzato gestito direttamente dal Ministero dell'Ambiente in cui vengono registrati e tracciati tutti i dati relativi alla gestione dei rifiuti da parte delle imprese che sono titolate ad occuparsene. In sostanza, il RENTRI introduce la gestione digitale del MUD (Modello Unico di Documentazione ambientale), del FIR (Formulario di Individuazione Rifiuti), del registro di carico e scarico rifiuti. Praticamente tutta la documentazione (ex) cartacea che è associata alla gestione dei rifiuti.
Una caratteristica chiave del RENTRI è che il sistema centralizzato predisposto dal Ministero dell'Ambiente offre solo alcune funzioni di base e non sono stati previsti applicativi "ufficiali" specifici per interagire con la piattaforma centrale. L'idea è che le imprese dialoghino con il sistema attraverso i software aziendali che già possiedono, in modo da non costringerle a nuovi investimenti ad hoc e ad usare più software del necessario.
La validità di questa scelta è stata sostanzialmente provata da una lunga sperimentazione, che dal 2021 ha coinvolto le filiere delle batterie usate e del petrolio. Ma impone alle aziende di scegliere bene la piattaforma software di cui vogliono dotarsi.
TeamSystem Waste è stato sviluppato partendo dalla (lunga) esperienza di TeamSystem nel settore e segue le logiche ideali del nuovo approccio RENTRI. La piattaforma permette di gestire in autonomia tutta la movimentazione ambientale ed è abbastanza "aperta" da poter condividere dati non solo con il sistema del Ministero dell'Ambiente ma anche con fornitori, intermediari, trasportatori e consulenti.
Con TeamSystem Waste si semplifica la gestione accurata e tempestiva dei dati relativi alla produzione, al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti, con ovvi vantaggi per la conformità alle normative ambientali. Poi, la gestione di tutte le informazioni è più efficiente perché automatizzata il più possibile in tutta la filiera, riducendo il carico di lavoro manuale e minimizzando gli errori umani.
TeamSystem ha poi lavorato molto sulla semplicità d'uso. L'interfaccia dell'applicativo - disponibile in cloud e multipiattaforma - è immediata e permette di consultare velocemente tutte le informazioni. Per il trasportatore di rifiuti è disponibile persino una App mobile tramite cui, con semplicità, può indicare la presa in carico del FIR, la durata del viaggio e i dati di completamento in impianto. L'App permette anche di leggere le etichette QR Code dei colli associati a un FIR.
Vuoi maggiori informazioni su TeamSystem Waste? Trovi tutto ciò che ti può servire in questa pagina.
RENTRI può essere una boccata d’aria fresca per le aziende "scottate" da SISTRI, ma non è per questo un passaggio banale. La scelta di un adeguato software per la gestione ambientale e dei rifiuti diventa ancora più essenziale perché gli obblighi normativi restano comunque stringenti, e la mole di dati e informazioni da gestire resta in ogni caso elevata. Inoltre, la platea delle realtà che saranno man mano obbligate ad iscriversi a RENTRI (produttori di rifiuti industriali, trasportatori, gestori di impianti, intermediari, gestori dei servizi di igiene urbana...) si amplia e i tempi non sono poi così lunghi.
RENTRI è ufficialmente già in vigore, ma l'obbligo all'iscrizione al registro è stato scaglionato nel tempo. Dal 15 dicembre 2024 - data in cui saranno anche abrogati i decreti relativi ai registri e formulari tradizionali - al 15 febbraio 2025 tocca alle imprese e agli enti con più̀ di 50 dipendenti. Dal 15 giugno 2025 ed entro i 60 giorni successivi la soglia si abbassa a 10 dipendenti. Dal 15 dicembre 2025 al 15 febbraio 2026 tocca a tutti gli altri. Meglio - decisamente - pensarci per tempo.
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