Un'analisi di PlanRadar rivela che solo un terzo dei professionisti del settore riconosce l'impatto positivo degli strumenti digitali sulle certificazioni ESG.
Redazione ImpresaGreen
PlanRadar, piattaforma leader per la documentazione, la comunicazione e la reportistica digitale nei progetti edilizi, di facility management e immobiliari, ha pubblicato un'analisi sull'impatto delle piattaforme digitali sulla due diligence ESG. Secondo quanto rilevato dalla ricerca, solamente un terzo dei professionisti (28,6%) del settore edile ritiene che gli strumenti digitali siano utili per ottenere le certificazioni ESG, sebbene alcuni clienti riconoscano i vantaggi significativi derivanti dall’utilizzo degli strumenti digitali: un risultato che evidenzia un'opportunità ancora da cogliere per il settore.
Alcuni dati diffusi recentemente da PwC prevedono infatti un'impennata degli investimenti ESG, che sfioreranno i 34 mila miliardi di dollari entro il 2026, con tre investitori istituzionali su cinque che segnalano una performance superiore degli investimenti conformi agli standard ESG rispetto a quelli non-ESG. Per le imprese di costruzione, questo si traduce in un mercato in crescita per i progetti che rispettano gli standard ESG, aprendo un significativo margine di sviluppo per la crescita sostenibile.
Per ottenere certificazioni ambientali, le aziende devono implementare pratiche di efficientamento energetico, ridurre le emissioni, usare in modo efficiente le risorse naturali, ridurre gli sprechi e preservare gli ecosistemi. Il risultato chiave che emerge dall'indagine di PlanRadar è il divario di percezione riguardo l'uso degli strumenti digitali per raggiungere la conformità ambientale:
La situazione in Italia è nel complesso positiva, in misura leggermente superiore a quanto emerso a livello globale: il 38,6% dei professionisti italiani (contro il 34% nel mondo), infatti, ritiene che gli strumenti digitali siano di grande supporto per l’ottenimento di certificazioni ESG. C’è invece ancora scetticismo per quanto riguarda il supporto della tecnologia in attività concrete svolte quotidianamente dagli addetti ai lavori, come la riduzione degli sprechi e l’utilizzo di carta in cantiere. Il dato emerso dimostra che solamente il 25% dei professionisti ritiene che l’implementazione del digitale aiuti in maniera consistente a ridurre gli sprechi, mentre oltre la metà degli intervistati (il dato più alto fra tutti i paesi analizzati) ritiene che l’impatto sia “moderato”. Per quanto riguarda invece la riduzione della carta, la media italiana sale al 52,27%, rivelando, su questo fronte, una maggior fiducia tra i professionisti. Piattaforme digitali come PlanRadar semplificano questo percorso di conformità grazie a documentazione, comunicazione e reportistica che integrano perfettamente le pratiche ESG nei progetti edilizi e immobiliari e nel facility management. Le funzioni principali includono:
Fabio Arancio, Regional Manager Italy di PlanRadar, ha commentato: «La nostra analisi dimostra che le piattaforme digitali offrono vantaggi sostanziali nel raggiungimento delle conformità ESG, contrariamente alle percezioni del settore. Il percorso verso la conformità non deve essere necessariamente complesso: la nostra piattaforma digitale, sviluppata in modo dettagliato in tutte le sue parti, offre un'esperienza user-friendly e consente ai team di tenere traccia di ogni fase della costruzione, dimostrando che la due diligence ESG e tecnica viene perseguita meticolosamente. A fronte di una domanda elevata e di un ROI (Return of Investment) sostanziale, l'opportunità per le imprese di costruzione è dunque chiara: è opportuno allineare le pratiche e i progetti agli standard ESG per ottenere un vantaggio competitivo».
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