Il Centro Studi Otovo sottolinea l’importanza delle tecnologie a basso impatto per una casa sempre più sostenibile: pannelli solari, batterie, pompe di calore e auto elettriche diventano la squadra vincente per un futuro a zero emissioni.
Redazione ImpresaGreen
Le case europee diventeranno sempre più green: è questo lo scenario che si prospetta dopo l’approvazione del Parlamento europeo della direttiva Case Green (Energy Performance of Building Directive, EPBD), una conferma ulteriore dell’importanza dell’implementazione delle tecnologie green in ambito residenziale.
A battere il tempo abbiamo un Climate Clock sempre più pressante che segna la scadenza per un impegno concreto di tutti noi verso l’ambiente. Il 22 luglio l’orologio climatico scenderà per la prima volta sotto i cinque anni, ciò significa che avremo meno di cinque anni per ridurre drasticamente le emissioni di combustibili fossili e rimanere al di sotto di 1,5 gradi di surriscaldamento. Per il futuro del pianeta l'adozione massiccia di tecnologie a basso impatto ambientale rappresenta quindi la nostra migliore opzione.
Il Centro Studi Otovo, marketplace europeo dedicato alla vendita online e installazione di pannelli fotovoltaici per il mercato residenziale e di soluzioni per l’efficientamento energetico, da tempo mette in evidenza il ruolo fondamentale delle case nell'adozione congiunta di impianti fotovoltaici, batterie, pompe di calore e veicoli elettrici, delineando una strategia chiave per la transizione ecologica delle famiglie italiane ed europee.
La proposta europea rappresenta non solo una soluzione ambiziosa, ma anche una risposta concreta all'emergenza ambientale in costante crescita, richiedendo risposte e soluzioni reali da parte dei governi. Il piano prevede una massiccia ristrutturazione degli edifici residenziali, iniziando dai meno sostenibili, attraverso piani nazionali appositamente studiati per ridurre progressivamente il consumo energetico, con l'obiettivo di tagliare le emissioni del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035, per arrivare al 2050 quando il parco residenziale dovrà essere a zero emissioni. Parte della direttiva prevede inoltre il divieto di utilizzo dei combustibili fossili entro il 2035 e l'abolizione dei sussidi per l'installazione di boiler a combustibili fossili entro il 2024. Questa decisione rende sempre più necessaria l’implementazione delle pompe di calore ibride per il riscaldamento domestico, confermando questa tecnologia come una delle soluzioni più efficaci ed efficienti per ottimizzare le risorse e per il risparmio in bolletta delle famiglie.
In questo scenario diventa imprescindibile l’impiego congiunto di tecnologie sempre più innovative per il sostentamento energetico della casa. I pannelli solari per uso residenziale già da tempo registrano una crescita costante garantendo alle famiglie un risparmio assicurato sui costi in bolletta, ancora di più se associati a batterie di accumulo. Si stima che la combinazione tra pompe di calore e pannelli solari abbia una prospettiva di risparmio dell’83% sui consumi domestici. Inoltre, pompe di calore e i veicoli elettrici si stanno assicurando sempre di più un posto di rilievo nel mercato delle rinnovabili, grazie anche a politiche mirate e incentivi fiscali riguardo ai quali sono previste interessanti novità nel 2025.
Quello che si ha davanti è una vera e propria squadra vincente di tecnologie a basso impatto ambientale che lavoreranno sempre più insieme per trasformare tutti gli edifici del vecchio continente in strutture a emissioni zero, efficienti e non inquinanti per assicurare ai cittadini europei un futuro più sostenibile.
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