Un progetto pluriennale che punta alla graduale digitalizzazione dell’intera filiera di Riso Gallo legata al progetto “Il Riso che sostiene” entro il 2026 con un importante focus sulla parte agronomica.
Redazione ImpresaGreen
xFarm Technologies, tech company specializzata in progetti di digitalizzazione e sostenibilità delle filiere agroalimentari e Riso Gallo, tra le più grandi riserie d'Europa e tra le più antiche industrie risiere italiane, hanno presentato durante la cerimonia del Premio Mario Preve i risultati del pilota 2023 e l’avvio della fase più intensa della loro collaborazione. L’obiettivo del progetto è la completa digitalizzazione della filiera di Riso Gallo che oggi conta oltre 180 aziende agricole aderenti al progetto “il riso che sostiene”, garantendo così la totale tracciabilità delle attività svolte in campo, l’efficientamento della produzione e quindi maggiore sostenibilità ambientale ed economica delle aziende agricole conferenti. Sei le aziende agricole pilota già coinvolte nel 2023 al fine di testare le tecnologie xFarm, per più di 400 ettari mappati digitalmente. L’obiettivo per il 2024 è quello di estendere il numero di utilizzatori creando una piattaforma apposita per la gestione dell’intera filiera risicola.
Il progetto è stato avviato nella stagione 2023 con le aziende pilota che hanno utilizzato i sensori IoT (Internet of Things) e la piattaforma di xFarm: entro 4 anni si mira ad accompagnare tutte le aziende agricole aderenti al progetto ad usare i tool digitali che Riso Gallo metterà loro a disposizione in modo gratuito. Per farlo, agli agricoltori coinvolti sono stati forniti degli appositi sensori, tra cui stazioni meteo e sensori di umidità del suolo, ed è stato inoltre strutturato un percorso di formazione ad hoc tenuto da xFarm Technologies in collaborazione con il Team di agronomi di Riso Gallo per presentare le funzionalità della piattaforma ed accompagnare le aziende agricole in ogni passo. “Il pilota della scorsa stagione aveva l’obiettivo di iniziare a raccogliere i primi feedback dagli agricoltori. Le aziende agricole coinvolte hanno dimostrato interesse e hanno compreso il valore aggiunto dell’iniziativa. Questo entusiasmo è molto positivo ed è fondamentale per favorire un’adozione spontanea degli strumenti in tutte le aziende agricole aderenti al progetto: “il riso che sostiene”” commenta Giacomo Luddeni, B2B Execution Manager di xFarm Technologies.
L’obiettivo è infatti mettere a punto una piattaforma appositamente studiata e sviluppata in partnership con Riso Gallo per tutte le aziende appartenenti alla filiera di Riso Gallo, andandole a supportare nell’adozione di pratiche agronomiche più virtuose grazie al supporto della tecnologia. In questo modo, sarà possibile efficientare e rendere più sostenibile la produzione del riso grazie a tecnologie come i DSS e, al contempo, certificare il prodotto attraverso dati puntuali di campo, trasmettendo il valore aggiunto al consumatore.
Supporto agronomico contro le malattie del riso per migliorare la sostenibilità
Due le principali innovazioni che verranno sviluppate da xFarm Technologies e Riso Gallo appositamente per la filiera “il riso che sostiene” di Riso Gallo. Il primo è un indicatore di sostenibilità dedicato esclusivamente alla coltivazione del riso, che permetta di identificare le pratiche agronomiche più virtuose e di avere un report di sostenibilità di filiera completo a fine stagione. In particolare, sarà possibile stimare e confrontare l’impatto delle diverse varietà di riso coltivate o delle differenti tecniche agronomiche impiegate in modo da fare le scelte che comportino il minor impatto ambientale possibile. Il secondo, sviluppato con il supporto in campo per la raccolta dati del CREA, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, è un DSS specifico per il brusone, patologia fungina tipica del riso e particolarmente aggressiva, calibrato per le principali varietà d’interesse per Riso Gallo. Il lavoro di sviluppo e calibrazione inizierà nel 2024 e sarà portato avanti da un team di agronomi, ingegneri e ricercatori che svolgeranno prove sperimentali che permetteranno di calibrare i modelli al meglio, in modo da avere indicazioni accurate sul momento migliore per effettuare i trattamenti, proteggendo la coltura e riducendo al contempo il numero di interventi necessari e di conseguenza l’impatto ambientale.
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