La joint venture riflette l'impegno di entrambi i partner nella fornitura di carburanti più sostenibili utilizzando materie prime a bassa intensità carbonica.
Redazione ImpresaGreen
Eni Sustainable Mobility e PBF Energy hanno annunciato un accordo di collaborazione per una joint venture partecipata al 50:50, la St. Bernard Renewables (SBR), per la bioraffineria oggi in fase di costruzione nell’area della raffineria di Chalmette della PBF, in Louisiana (Stati Uniti d’America). Al momento della conclusione della trattativa, che è soggetta alle consuete condizioni di closing, comprese le approvazioni normative, Eni Sustainable Mobility contribuirà con un apporto di capitale pari a 835 milioni di dollari, più fino a 50 milioni addizionali in base all’eventuale raggiungimento di obiettivi progettuali, nonché con la sua esperienza nella bioraffinazione (gestione, approvvigionamento e commercializzazione).
L’avvio della bioraffineria St. Bernard Renewables è previsto nella prima metà del 2023 con l’obiettivo di una capacità di trattamento di circa 1,1 milioni di tonnellate/anno, con una capacità di pretrattamento delle materie prime. La bioraffineria produrrà principalmente HVO Diesel (olio vegetale idrotrattato, comunemente noto come ‘renewable diesel’ in Nord America), per 306 milioni di galloni all'anno, e utilizzerà la tecnologia Ecofining sviluppata da Eni in collaborazione con Honeywell UOP.
Questa partnership strategica potrà beneficiare dell'esperienza e delle competenze di Eni Sustainable Mobility e di PBF. Insieme alla tecnologia Ecofining, Eni porta la sua esperienza nella bioraffinazione che le ha permesso di attuare la prima riconversione al mondo di una raffineria in bioraffineria a Porto Marghera (Venezia) nel 2014, e di convertire una seconda bioraffineria che è operativa a Gela (Sicilia) dal 2019. Eni Sustainable Mobility mette inoltre a disposizione le proprie conoscenze a livello globale nell'approvvigionamento di materie prime sostenibili per l'HVO, principalmente scarti e residui oleaginosi e materie prime non in competizione con la filiera alimentare, insieme all'accesso ai mercati internazionali oltre a quello statunitense dove opera PBF. PBF apporta al progetto la sua esperienza nell'esecuzione di progetti d’investimento di grandi dimensioni e nella produzione di carburanti, nonché l'accesso al mercato californiano delle energie rinnovabili grazie alle risorse logistiche esistenti.
Notizie che potrebbero interessarti:
Agrivoltaico in Friuli, partito un "Laboratorio...
Energia: 5,5 milioni di euro da UE a MEDENER...
NHOA Energy per Red Eléctrica de España: due...
Octopus Energy supera i 2 miliardi di dollari...
Mercato elettrico: quasi raddoppiate in un anno...
Iberdrola e Acciaierie Venete siglano un...