Eni e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca hanno firmato un accordo di ricerca congiunta (Joint Research Agreement - JRA) della durata di cinque anni per l’avvio di una collaborazione strategica su progetti di ricerca di comune interesse,
in ambiti legati alla transizione energetica e per i quali l’Ateneo è riconosciuto come centro di eccellenza.
In particolare, l’accordo definisce
6 ambiti di ricerca: fusione magnetica, batterie, geotermia e idrogeologia, applicazioni ambientali, caratterizzazione e modellazione geo-bio-idro-chimica e sanificazione e igienizzazione degli ambienti con tecnologie al plasma.Questo accordo è in linea con gli obiettivi del Piano Strategico 2020-2022 dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che persegue attivamente e considera prioritarie le attività di trasferimento tecnologico e quelle relative alla terza missione.
La
Rettrice dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, ha dichiarato: “Questo accordo di ricerca congiunta si inserisce in un processo di profondo cambiamento nel rapporto tra mondo accademico e mondo delle imprese. Le università, negli ultimi anni, hanno compreso di dovere abbandonare le proprie torri d’avorio, aprendo le porte dei laboratori e centri di ricerca, condividendo i saperi e le idee, in un dialogo serrato e proficuo con il sistema produttivo. Il nostro ateneo ha intrapreso questa rivoluzione culturale declinandola attraverso le attività di trasferimento tecnologico e terza missione. Una strategia fondamentale per dare avvio a progetti di ricerca che possano contribuire all’innovazione e al progresso della società”.
L’Amministratore Delegato di Eni,
Claudio Descalzi, ha commentato: “La varietà tecnologica rappresenta la strada maestra per affrontare la transizione energetica nei molteplici ambiti in cui occorre intervenire per abbattere le emissioni. Per Eni è lo strumento chiave per arrivare alla completa decarbonizzazione di processi industriali e prodotti nell’ambito della propria strategia, un percorso concreto per il quale abbiamo già compiuto passi importanti. In questo senso, le collaborazioni con il mondo scientifico e con le eccellenze accademiche, come l’Università di Milano-Bicocca, sono per noi imprescindibili per progredire ulteriormente a livello tecnologico e per fare sistema a livello Paese”.
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