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Altromercato, Germinal e Perlage Wines, alleate per valorizzare le filiere sostenibili

In una logica di co-progettazione le tre realtà venete hanno sviluppato uno strumento in grado di rendere evidenti gli aspetti di sostenibilità delle proprie filiere. La piattaforma, sviluppata in collaborazione con la startup Vicenza Organic Food e Parco Scientifico e Tecnologico di Verona, è basata su blockchain e sarà replicabile in altre filiere sostenibili

Redazione ImpresaGreen

Altromercato, Gruppo Germinal e Perlage Wines hanno messo a punto uno strumento digitale in grado di tracciare tutti i passaggi dei prodotti di filiere altamente sostenibili. La piattaforma, realizzata in collaborazione con una startup innovativa, Vicenza Organic Food, e Parco Scientifico e Tecnologico di Verona, mostra in che modo le filiere di chi ha al centro della propria missione la sostenibilità siano diverse dalle altre filiere e di come questa sostenibilità non sia concreta e tangibile. Il progetto è stato riconosciuto di interesse dalla Regione Veneto nell’ambito delle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi e finanziato tramite i fondi messi a disposizione nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

L’idea è nata dalla consapevolezza che per un numero crescente di consumatori la qualità di un prodotto alimentare si misura anche dalla sua capacità di portare benefici alle persone, al territorio dove si inserisce, alla sua produzione e lal’ambiente. Ci sono tante aziende medio e piccole, in particolare in Italia, che portano avanti il tema della qualità del prodotto e della sostenibilità, ma per loro esiste oggi il problema della distinzione rispetto ad operazioni di pura comunicazione commerciale, che creano competizione iniqua e procurano danno economico a chi ha fatto dello sviluppo sostenibile nel mondo agricolo la propria visione del mondo.

“Da oltre 30 anni siamo creatori di filiere etiche con un modello, quello basato sui valori del fair trade, che vale al Sud del Mondo come per le realtà virtuose italiane. È per noi quindi molto importante sperimentare modi nuovi di affrontare il tema filiera e riuscire a trasmettere le sue caratteristiche distintive a consumatori sempre più attenti - afferma Alessandro Franceschini, Presidente di Altromercato -. Parliamo di una filiera co-progettata, partecipata, che mostra tutta la sua sostenibilità sociale e ambientale oltre che la tracciabilità fisica: un modello grazie al quale anime diverse ma accomunate dall’impegno verso la sostenibilità e che da anni collaborano insieme si uniscono per moltiplicare il loro valore. In questo progetto ritroviamo inoltre un’ulteriore declinazione del nostro messaggio ‘Consumi o Scegli’ perché diamo concretamente la possibilità alle persone di capire quanta differenza esista tra ‘consumare’ e ‘scegliere’ e che realtà come Altromercato, Germinal e Perlage possono dare l’opportunità di fare scelte concrete per creare un futuro più giusto, che porti benefici a tutti gli attori della filiera, dall’origine della produzione fino al momento in cui il consumatore sceglie cosa acquistare”.

Nel corso del progetto, nato in una logica di co-progettazione tra i partner e iniziato nel 2019, si è cercato di dare vita ad una prima piattaforma digitale in grado di tracciare tutti i passaggi dei prodotti di due filiere sostenibili: quella del Prosecco Bio e DOCG di Perlage che trasforma in maniera sostenibile il vino in eccellenza e che termina la sua filiera con una distribuzione etica e solidale tramite il network Altromercato e quella dello zucchero del Commercio Equo e Solidale Altromercato insieme a Germinal, con l’obiettivo non solo di garantire l’origine e la qualità del prodotto stesso, ma di rendere visibili elementi più profondi, che fanno parte della scelta delle aziende più etiche oggi, come gli impatti sociali ed ambientali legati ai due progetti e in cui si integrano anche i valori del fair trade, in particolare il prezzo pagato ai produttori, le modalità di relazione con i fornitori, la distribuzione del valore finale pagato dal cliente ai diversi attori: chi coltiva la materia prima, chi la trasforma, chi la distribuisce.

La piattaforma è supportata da una blockchain, in grado di rendere immodificabili le informazioni inserite e garantire ulteriormente il cliente finale. Al termine della fase di testing, prevista per questo autunno, i consumatori finali dei prodotti interessati dalla sperimentazione potranno, tramite QR code presente in etichetta, visualizzare tutte le informazioni a loro disposizione, sia quelle di origine e qualità che quelle di trasparenza sociale ed ambientale. L’idea è quella di rendere questo modello replicabile per altre filiere sostenibili perché in uno strumento come questo nuovi attori del tessuto economico italiano potrebbero trovare risposte e soddisfazioni, dando forma e sostanza alle loro scelte responsabili.

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Pubblicato il: 22/07/2021

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