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Acquedotto Pugliese: più che raddoppiata (+250%) la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel 2020

Acquedotto Pugliese, con reti idriche per 20 mila chilometri al servizio di oltre 4 milioni di cittadini, 12.000 chilometri di reti fognarie e 184 depuratori, è tra i maggiori player nazionali nella gestione del ciclo idrico integrato e una delle opere di ingegneria civile più complessa di Europa.

Redazione ImpresaGreen

Acquedotto Pugliese - tra i maggiori player nazionali nella gestione del ciclo idrico integrato e la più grande azienda pubblica del Mezzogiorno controllata al 100% dalla Regione Puglia – ha più che raddoppiato nel 2020 rispetto al 2017 la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Oggi sono in funzione complessivamente 5 impianti fotovoltaici, una stazione di cogenerazione a biogas da fanghi di depurazione e 7 centrali mini hydro (a cui se ne aggiungeranno altre 3 entro la fine del 2021), per una potenza complessiva installata pari al 2020 a 6 MW.  
Da un punto di vista ambientale nel 2020 si registra un risparmio di emissioni di carbonio pari a circa 3 mila tonnellate di CO2 grazie in particolare alle centrali elettriche mini hydro in funzione a Battaglia, Padula, Barletta, Monte Carfa, Corato, Andria e Gioia del Colle.  Questo uno dei principali obiettivi di sostenibilità raggiunti nel 2020 e coerenti con l’adesione dell’AQP al Global Compact del ONU, il patto siglato tra le principali aziende del mondo e le Nazioni Unite per la promozione di un’economia globale sostenibile a livello ambientale, sociale, economico e culturale.   
Sono diverse le iniziative e gli interventi che nel corso del 2020 hanno contribuito a fare dell’AQP un esempio virtuoso di acquedotto sostenibile e circolare, tra questi spiccano le azioni sulla depurazione, in cui sono stati investiti oltre 66 milioni di euro (+ 1,5% rispetto al 2019) che concorrono a preservare le risorse costiere e naturalistiche della Regione, generando un beneficio per tutta la collettività e l’economia della regione a forte vocazione turistica.  
A questo si aggiunge l’impegno per la riduzione dei fanghi e il loro utilizzo come risorsa: nel corso del 2020 sono state acquistate 60 stazioni di disidratazione che permetteranno nel lungo periodo una riduzione del 30% anche grazie all’utilizzo di tecnologie di essiccamento altamente sostenibili quali le 14 serre solari in via di implementazione.  L’azienda è inoltre impegnata in progetti di ricerca e sviluppo perché i fanghi diventino sempre più una risorsa per il territorio. A fine 2020 sono 9 gli impianti di affinamento che già permettono il riuso delle acque depurate in agricoltura.  
La digitalizzazione è un’altra delle caratteristiche peculiari di AQP con effetti positivi su: infrastrutture, qualità della risorsa, sistema gestionale e sistemi di relazione con clienti e dipendenti.

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Pubblicato il: 08/07/2021

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