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Nestlé Waters punta a un impatto idrico positivo rigenerando i cicli idrologici locali

L’azienda collaborerà con gli utenti locali, le comunità, i partner e gli esperti globali al fine di individuare, sviluppare e portare avanti progetti specifici per affrontare questa sfida.

Redazione ImpresaGreen

Nestlé Waters amplierà le iniziative attualmente in atto per gestire le risorse idriche in maniera sostenibile, rafforzare le collaborazioni con i partner per identificare e sostenere soluzioni su scala locale, studiate per contribuire a ripristinare gli ecosistemi nelle aree intorno a ciascuno dei 48 siti produttivi di Nestlé Waters, che in Italia è presente con il Gruppo Sanpellegrino. A partire dal 2025, queste aree aiuteranno la natura a trattenere più acqua di quanta l’azienda ne utilizza nelle sue attività. 
La nuova iniziativa fa leva sull’impegno assunto dalla società nel 2017 per ottenere la certificazione di tutti suoi stabilimenti del segmento Waters in base allo standard Alliance for Water Stewardship (AWS) entro il 2025. Questo standard richiede agli utenti di comprendere e agire collettivamente per affrontare le difficoltà legate alle risorse idriche. In Italia Sanpellegrino ha già certificato lo stabilimento di Ruspino a San Pellegrino Terme (BG) dove viene imbottigliata l’acqua S.Pellegrino e prevede di certificare il sito produttivo di Acqua Panna a Scarperia (FI) e quello di Levissima a Cepina Valdisotto (SO) nel 2022.
Nel 2023 toccherà allo stabilimento di San Giorgio in Bosco (PD). Nestlé metterà a frutto le sue competenze per portare avanti la rigenerazione dei cicli idrologici locali implementando più di 100 progetti per i suoi 48 siti produttivi entro il 2025. Queste iniziative nuove e misurabili sosterranno una migliore gestione dell’acqua e delle infrastrutture idriche.  Nestlé investirà 120 milioni di Franchi svizzeri (USD 130 milioni) per sostenere la realizzazione di oltre 100 progetti. 
Il cambiamento climatico, il maggiore consumo d’acqua, l’urbanizzazione crescente e le infrastrutture danneggiate sono tra i fattori che contribuiscono al deterioramento del ciclo idrologico naturale. Sono tendenze che interferiscono con la prevedibilità delle precipitazioni e con la disponibilità di acque pulite. Inoltre, l’aumento delle temperature e condizioni meteorologiche più estreme stanno incrementando la frequenza di inondazioni e siccità. Il lavoro di Nestlé sarà personalizzato in funzione delle aree, delle esigenze e delle problematiche specifiche e adotterà un approccio più ampio, non limitandosi unicamente alle sue operazioni.

Come membro fondatore del 2030 Water Resources Group (2030 WRG), Nestlé ha collaborato in passato con leader e professionisti dei settori pubblico, privato e della società civile per progettare soluzioni volte alla gestione sostenibile delle acque. La società metterà a frutto l’esperienza e le competenze acquisite dal 2030 WRG, nonché da molte altre partnership, per realizzare i suoi oltre 100 progetti di conservazione dell’acqua.

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Pubblicato il: 30/06/2021

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