Negli ultimi 5 anni la sensibilità degli italiani per l’ambiente si è tradotta in un balzo in avanti nella raccolta differenziata del vetro, superiore a quello che si era registrato nei 12 anni precedenti. E i benefici di questo cambio di passo sono trasversali e innegabili.
Le oltre
570mila tonnellate di rifiuti di imballaggi in vetro in più sottratte alle discariche e riciclate in nuove bottiglie e vasetti
dal 2016 ad oggi, grazie alla raccolta differenziata e all’impegno dei cittadini, hanno determinato
un incremento dei benefici economici per i Comuni italiani che, solo negli ultimi cinque anni, è pari a circa 160 milioni di euro. Una cifra che tiene conto dei maggiori
corrispettivi riconosciuti da CoReVe (+33 mln €) per la raccolta differenziata del vetro alle amministrazioni locali e ai gestori del servizio, cui si aggiungono
i risparmi per i mancati oneri di smaltimento in discarica (127 mln €), legati alla crescita dei volumi. Non solo.
Il risultato sul medio periodo non sarebbe stato possibile se il sistema non avesse retto nell’anno della pandemia, come conferma ufficialmente il
rapporto annuale sulla raccolta e il riciclo del vetro in Italia, Il Piano Specifico di Prevenzione
, curato dal consorzio CoReVe, che testimonia l’impegno garantito dalle famiglie italiane anche in tema di circolarità e sostenibilità.
Il primo dato significativo è quello sui
consumi. In piena pandemia, gli italiani hanno incrementato l’utilizzo di vasetti e bottiglie di vetro, compensando in ambito domestico il calo registrato (stimato oltre il 30%) in hotel, bar e ristoranti, la cui attività è stata sospesa per una buona parte del 2020 per le misure di contrasto alla diffusione del Covid19.
Il saldo, infatti, è positivo: lo scorso anno si sono registrate
2.725.268 di tonnellate di imballaggi di vetro immessi al consumo, +1,8% rispetto al 2019.
Ciò che più conta, però, sono
i risultati della raccolta differenziata e del riciclo, ed è qui che si registrano gli incrementi più significativi, legati soprattutto all’incremento complessivo dei consumi, più che alla rincorsa delle aree più in ritardo nella raccolta.Nel 2020 gli italiani hanno separato 2.396.000 tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro,
il 2,6% in più rispetto all’anno precedente.
Complessivamente,
la raccolta pro capite è passata dai 38,7 kg del 2019 ai 40,4 kg del 2020. Va ancora meglio per quanto riguarda l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio.
Nel 2020 il tasso di riciclo degli imballaggi di vetro ha raggiunto il 78,6%, con un ulteriore balzo in avanti rispetto al già lusinghiero 77,3% dell’anno precedente. Le quantità riciclate, 2.143.221 tonnellate, registrano infatti un 3,6% in più rispetto al 2019, un tasso di crescita più alto sia delle quantità raccolte che degli imballaggi in vetro immessi al consumo.
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