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È targata VMware l’energia green di Alperia

L’ottimizzazione dell’infrastruttura tecnologica a supporto degli obiettivi di innovazione sostenibile del maggiore provider di servizi energetici green dell’Alto Adige

Edoardo Bellocchi

Alperia, il maggiore provider di servizi energetici green dell’Alto Adige, ha scelto le soluzioni VMware per ottimizzare e consolidare la propria infrastruttura tecnologica anche in vista delle prossime tappe di crescita, e realizzando uno spazio di lavoro digitale per fare fronte alle nuove esigenze dettate dalla pandemia.  

In particolare, Alperia ha scelto VMware Cloud on AWS per fornire una piattaforma cloud agile e sicura che può facilmente scalare la crescita del business e supportare le future acquisizioni, e la piattaforma di digital workspace Workspace One, che mette a disposizione strumenti di lavoro sicuri, semplici e intuitive.

Un player nazionale

Società relativamente giovane, almeno nell’attuale assetto, Alperia nasce quattro anni fa dalla fusione dell’Azienda elettrica di Bolzano e da un’altra azienda che si occupava di servizi elettrici all'interno della Provincia autonoma di Bolzano. La Provincia autonoma e il Comune di Bolzano, insieme a quello di Merano, sono oggi tra gli azionisti di Alperia.

Con la nascita di Alperia acquisiscono concretezza due ambizioni principali: quella di allargare la propria offerta e quella di diventare player nazionale”, spiega Luca Ceriani, Chief Digital Officer del Gruppo Alperia. “Per andare oltre al paradigma classico dell’utility come mero fornitore di energia elettrica, anche se già attivo tutti i segmenti dal domestico all’industriale, abbiamo quindi deciso di ampliare l’offerta di servizi, anche tramite un percorso di acquisizioni, iniziato tre anni fa con la società Bartucci, con sede a Soave alle porte di Verona e attiva nell’ambito dell’efficienza energetica, e proseguito con altre aziende, tra le quali il player del fotovoltaico GGP, con sede nell’area di Venezia, e Hydrodata di Torino, che si occupa di engineering nell’idroelettrico”.

wmware luca ceriani cdo gruppo alperiaLuca Ceriani, Chief Digital Officer del Gruppo Alperia

Innovazione sostenibile sul territorio

Oggi il gruppo Alperia conta circa 1100 dipendenti, è tra le prime cinque aziende nel mercato idroelettrico italiano, e ha come missione principale quella di crescere e portare sul territorio l’innovazione sostenibile. Questo significa “rendere più efficienti i meccanismi di vendita, andando oltre al concetto di municipalizzata tradizionale per abbracciare il paradigma della multiutility dove il cliente è posto al centro di tutte le attività”, prosegue Ceriani, spiegando che “abbiamo riorganizzato la struttura e i canali di vendita: tre anni fa non avevamo canali digitali, mentre oggi operiamo in ottica di multicanalità, anche per servire nella maniera più efficiente tutte le diverse tipologie di clienti ai quali ci rivolgiamo”.

Ma significa anche arricchire il portafoglio di servizi: “non solo luce e gas, ma anche mobilità elettrica, con relative modalità innovative di fruizione del servizio, come carte prepagate e altro, oppure anche fotovoltaico, con le condizioni per utilizzarlo al meglio all’interno del contratto di fornitura, e infine anche il teleriscaldamento, molto diffuso in molte zone dell’Alto Adige”, esemplifica Ceriani.  

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Verso il futuro

In questo contesto di innovazione sostenibile, i volumi di dati diventano sempre più centrali: “se fino a poco tempo fa i dati erano un add-on, adesso sono un elemento centrale di business e di servizio, associati a una connessione veloce che li renda disponibili in maniera rapida con reti dati sempre più efficienti”, fa notare Ceriani.

Per gestire adeguatamente le nuove esigenze, Alperia si è rivolta a VMware, realizzando un ampio progetto di razionalizzazione. “Avevamo 7 data center, ai quali si sono poi aggiunti quelli delle società acquisite, visto che ogni azienda disponeva com’è comprensibile del proprio data center”, racconta Ceriani, spiegando che “oltre a realizzare sinergie e abbattere i costi, la nostra esigenza era anche quella della scalabilità: si tratta di un tema cruciale, perché oggi i volumi di dati da gestire non sono più prevedibili nel dettaglio, e occorre pensare a sistemi che garantiscano portabilità e scalabilità rapide”.  

I risultati non si sono fatti attendere: “oggi abbiamo ridotto il nostro numero di data center a due, facendovi confluire anche quelli delle aziende acquisite, e siamo in grado di gestire tutte le nostre esigenze a parità di risorse interne. Affidandoci a VMware abbiamo scelto soluzioni in grado di assicurarci lo stesso livello di innovazione anche negli sviluppi futuri, che ci vedranno impegnati su frontiere quali per esempio gli ambiti dell’IoT e dell’Intelligenza Artificiale”, conclude Luca Ceriani.

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Pubblicato il: 01/02/2021