Ecovillaggio Montale: a Modena lecoquartiere che resiste ai cambiamenti climatici

Al momento in Ecovillaggio abitano circa 70 famiglie ma il quartiere è in continua evoluzione e nell’arco dei prossimi anni saranno realizzate le nuove palazzine ecosostenibili.

Autore: Redazione ImpresaGreen

In coerenza con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile di Agenda 2030, è nato a Modena  l’Ecovillaggio Montale, un quartiere bio ed ecostenibile, che ha applicato tre principi: Non utilizzare combustibili fossili, Riforestare, Smettere di produrre rifiuti da smaltire.Il progetto immobiliare nasce dall’idea degli imprenditori modenesi, Silvia e Carlo Pini, di agire nell’ottica di resilienza al cambiamento climatico per il benessere delle persone, con la ricerca del comfort attraverso l’utilizzo delle risorse disponibili in natura, senza contrastarla ma assecondandola con azioni di adattamento e mitigazione.
Ecovillaggio Montale sorge in base ad una attenta progettazione dell’area dove tutte le scelte sono volte ad usufruire di ciò che la natura offre gratuitamente, come la luce ed il calore del sole che unitamente all’acqua piovana sono fonte generatrice di vita e di energia.
“La riforestazione, effettuata con la scelta di essenze autoctone e selezionate per la capacità di assorbire CO2, permette di mitigare il Caldo Estivo grazie al potere di raffrescamento delle piante – ad esempio un pioppo raffresca come 5 condizionatori- come pure di assorbire le polveri inquinanti; gli immobili sono stati realizzati sulla base dello studio dell’assonometria solare, tenendo conto del passo modulare tra un fabbricato e l’altro e considerando il punto in cui il sole sorge e tramonta offrendo così maggiore luce naturale alle abitazioni e massimizzando la autoproduzione di energia fotovoltaica .”
Grazie alla raccolta e regimentazione delle acque piovane queste vengono trattenute in area e convogliate in falda. L’obiettivo è utilizzare l’acqua come bene prezioso al momento del bisogno, ad esempio nei periodi più siccitosi, tenendo vivo l’intero impianto del verde.I benefici per la sicurezza si estendono oltre lo stesso ecoquartiere evitando che l’acqua vada in fogna e crei allagamenti. Ecovillaggio pertanto ricopre un ruolo sociale con la consapevolezza, purtroppo, che gli eventi meteoclimatici estremi e le conseguenze, come allagamenti ed esondazioni, siano destinati ad aumentare.
Ecovillaggio non emette CO2 perchè ha completato la transizione verso le energie rinnovabili attraverso l’efficientamento energetico degli edifici. In più ogni anno solo grazie alla riforestazione assorbe oltre 100 tonnellate di CO2. Nell’arco di 7 anni, Ecovillaggio ha evitato ed assorbito quasi un milione di tonnellate di CO2.
Nell’arco dei prossimi 2 anni Ecovillaggio sarà al centro di importanti sviluppi, non solo sul piano strettamente residenziale. Infatti entro il 2021 costruirà un asilo nido nZEB (acronimo di Nearly Zero Energy Building, utilizzato per definire un edificio il cui consumo energetico è quasi pari a zero) che metterà a disposizione di bambini dai 9 mesi ai 3 anni.
Sorgerà piazza Pavarotti con un centro servizi che comprenderà un mercatino biologico plastic free, una palestra, ed un bistrot in armonia con il parco cuore verde dell’ecoquartiere.

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