La sistematicità dei controlli
sui certificati di prestazione energetica e la sensibilità sempre maggiore nei confronti dell’ambiente in cui viviamo hanno contribuito nell’ultimo anno all’aumento dei costi per la redazione degli attestati detti comunemente APE.
Secondo i dati dell’Osservatorio di
ProntoPro.it, nel 2016 in Italia il costo medio nazionale di un certificato di prestazione energetica è aumentato del 17% rispetto alla spesa sostenuta nel 2015, con un budget pari a
145 euro. Prendendo a campione un bilocale di 79 metri quadrati emerge che sicuramente non tutte le città hanno prezzi simili.
Il podio delle città più care è dominato da tre capoluoghi del Nord Italia: a
Trento,
Trieste e
Aosta si spende di più rispetto al resto d’Italia con un budget medio pari rispettivamente a
200 euro, 170 e 165 euro. Anche se non appare sul podio, la città di
Milano si rivela in linea con i prezzi delle città del Nord Italia considerato che il costo medio per un APE è di
160 euro.
Per quanto riguarda le città in cui la redazione di un attestato energetico costa meno, i prezzi sono mediamente molto inferiori nelle città dell’Italia meridionale: a
Potenza si spendono
100 euro, a
Napoli 115 euro e a
Campobasso 120.
“Il leggero aumento dei costi dell’ultimo anno non va letto in chiave negativa. – ha detto
Marco Ogliengo, amministratore delegato
di ProntoPro.it – Esso rappresenta la dimostrazione del fatto che, nonostante la crescita numerica dei professionisti che offrono questo servizio, la concorrenza non sta più virando verso l’abbattimento dei costi a danno della qualità e della validità del documento”.
L’importanza dell’attestato di prestazione energetica è confermata dal fatto che lo studio dei consumi energetici e l’analisi
delle attività svolte nella conduzione e nella gestione degli edifici permettono di individuare le misure di efficientamento energetico e di definire gli strumenti per una gestione più sostenibile degli immobili.