Poche giorni fa Greepeace ha rilasciato il
Clean Cloud Power Report dove si sottolinea come
il settore IT assorbe circa il 7% della produzione globale di energia elettrica. Il dato è destinato a crescere drammaticamente per il costante aumento del traffico internet, che si prevede triplicherà entro il 2020, e per l’aumento degli utenti internet che passeranno da 3 a 4 miliardi entro tale data. Internet rischia così di diventare uno dei maggiori consumatori di energia elettrica causando
ingenti emissioni di gas serra.
Nel report Greenpeace classifica attraverso una serie di parametri l’impatto ambientale dovuto ai consumi elettrici dei maggiori player internet nel mondo e ci riserva alcune sorprese. Brand come
Twitter, Reddit e Hulu non hanno passato il test non avendo rilasciato informazioni riguardo l’origine delle proprie fonti energetiche. Fra le aziende che hanno fornito i propri dati vi sono player come
Amazon Web Services, Netflix, HBO ASUS, Acer e Samsung, che hanno ottenuto sorprendentemente valutazioni molte basse.
KPNQwest Italia, uno dei primari operatori di telecomunicazioni e cloud provider italiano, utilizza già energia elettrica prodotta da
fonti rinnovabili al 100% per alimentare i propri di data center e per il funzionamento degli uffici a Milano. I suoi quattro data center ubicati all’interno della “
Fort Knox” dell’internet italiano in via Caldera a Milano ospitano oltre 7000 server e 3.5 MW di potenza installata.
Marco Fiorentino, CEO di KPNQwest Italia sottolinea “Siamo orgogliosi di mettere a disposizione delle aziende e dei partner soluzioni innovative di data center e cloud computing, con un’ infrastruttura IaaS altamente resiliente, alimentata esclusivamente con energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili al 100%. Vogliamo garantire a chi acquista da noi servizi che oltre a essere tecnologicamente avanzati e altamente affidabili, sono anche a basso impatto ambientale”.