C’è tanta tecnologia italiana nel nuovo impianto progettato per salvaguardare l’ambiente durante le attività di estrazione e liquefazione del
gas naturale (GNL) di cui è ricco il
giacimento Gorgon al largo di Barrow Island, un paradiso naturale a 130 km dalla costa nord-occidentale dell’Australia.
Nel cantiere di
Avenza (Massa Carrara), la divisione
Oil&Gas di General Electric assembla i cinque moduli industriali, della potenza di 130 MW ciascuno, destinati alla generazione di energia elettrica necessaria al funzionamento delle sei turbine a gas che alimenteranno l’impianto di estrazione.
L’energia servirà per estrarre, trasportare a terra, purificare, raffreddare e liquefare il gas metano presente sull’isola di Barrow, una riserva naturale di classe A, nota per la presenza di numerose tartarughe marine.
Per limitare le attività da svolgere sul posto e ridurre i possibili impatti ambientali, i moduli sono stati pre-assemblati nel cantiere di 80.000 mila metri di Avenza, denominato "
Ge Module Construction Yard" (inaugurato nel settembre 2011) in modo da essere forniti in una soluzione integrata e pronta per l’uso. Il primo modulo, alto come un palazzo di cinque piani, è uscito dal cantiere GE di Avenza ad ottobre 2012.
Dopo aver lasciato il Porto di Marina di Carrara, ha percorso 16,000 km, attraversando il Mediterraneo, circumnavigando l’Africa attraverso il Capo di Buona Speranza per poi arrivare,
dopo circa un mese, in Australia.
La commessa è stata assegnata dalla compagnia petrolifera
Chevron (che sfrutterà le scoperte di gas) alla divisione Oil&Gas di General Electric, per un valore di circa 1,1 miliardi di dollari in macchinari e oltre 600 milioni di dollari in servizi di manutenzione, monitoraggio e diagnostica sui macchinari forniti della durata di 22 anni.