Ricerca Sony: la maggior parte delle aziende è disposta a pagare molto di più per soluzioni sostenibili

L'83% delle organizzazioni in Italia afferma che le pratiche di sostenibilità dei potenziali fornitori di AV sono fondamentali e il 79% sarebbe scoraggiato dall'acquistare in mancanza di tali pratiche.

Autore: Redazione ImpresaGreen

Una ricerca di Sony Professional Displays and Solutions Europe offre un ampio sguardo su come i professionisti dell'audiovisivo (AV) in Europa si approcciano alla sostenibilità quando acquistano apparecchiature AV. Il nuovo report sfida i preconcetti più diffusi sulla riluttanza delle aziende a pagare di più per prodotti e soluzioni sostenibili. Il rapporto evidenzia che circa 8 aziende su 10 sono disposte a pagare oltre il 20% in più per prodotti AV realizzati in modo più sostenibile o che funzionano con una maggiore efficienza energetica. Ancora più sorprendente è il fatto che oltre il 68% delle aziende italiane pagherebbe una maggiorazione del 50% per queste soluzioni AV più sostenibili. La maggior parte degli intervistati in Italia (85%) ha inoltre dichiarato che le pratiche di sostenibilità di un fornitore sono importanti nella scelta di un partner AV, e il 79% ha affermato che la mancanza di pratiche di sostenibilità da parte dei potenziali fornitori li avrebbe scoraggiati. La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) dell'UE sembra influenzare in modo significativo l'approccio dei professionisti AV agli acquisti nei prossimi due anni. Nelle aziende italiane, il 28% ha dichiarato che la CSRD avrà un impatto significativo su di loro e che daranno la priorità ai fornitori AV con forti pratiche di sostenibilità, mentre un altro 40% ha affermato che avrà un impatto moderato. Sony, in collaborazione con Censuswide, ha condotto una ricerca intervistando oltre 1.000 professionisti AV aziendali in Regno Unito, Germania, Italia, Polonia, Spagna, Svezia, Danimarca e Francia. La ricerca ha incluso opinioni su diversi settori, sia in organizzazioni pubbliche che private. La ricerca ha anche rivelato che in Italia: Gli intervistati ritengono che gli standard etici della propria azienda siano la prima influenza chiave per garantire operazioni sostenibili, classificando le influenze nel seguente ordine: L'etica della propria azienda - 48% Domanda dei clienti - 33%. Investitori - 33% Regolatori - 27% Reclutamento - 29% ONG - 18% I professionisti dell'AV aziendale considerano il proprio impatto ambientale nell'intero processo di approvvigionamento, con la fase di "prezzo e negoziazione" che è il punto più comune per dare priorità alla sostenibilità: Prezzi e negoziazione - 40%. Selezione del fornitore - 39%. Avvio del progetto - 40% Specifiche dell'apparecchiatura - 30% Post-acquisto/implementazione - 33% In nessuna fase - 3% I marchi ecologici sono considerati uno strumento prezioso da molti intervistati, e i seguenti sono considerati importanti dai responsabili delle decisioni: Energy Star - 46%. Carbon Trust - 42%. EcoVadis - 21% MCSI (Morgan Stanley) - 25%. Epeat - 16%. Nessuno – 0,80% "Spesso sentiamo dire che, sebbene le aziende vogliano essere più sostenibili, la maggior parte di esse non è disposta a pagare di più per soluzioni sostenibili. Questa ricerca sfida questo preconcetto", ha dichiarato Rik Willemse, Head of Professional Displays and Solutions di Sony Europe. "È incoraggiante vedere che le aziende sono disposte a 'puntare sulla sostenibilità'. A nostro avviso, spetta ora ai fornitori di AV portare sul mercato soluzioni più sostenibili e spiegarne chiaramente i vantaggi ai potenziali clienti, una missione che noi di Sony prendiamo molto sul serio con la nostra iniziativa "Road to Zero" a livello aziendale e con soluzioni di prodotto sostenibili come la plastica riciclata SORPLAS™ utilizzata nei nostri schermi BRAVIA."

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