Human Company presenta il suo primo piano di sostenibilità

Sostenibilità nel turismo, secondo la survey di Human Company e BVA Doxa per 8 italiani su 10 è una necessità.

Autore: Redazione ImpresaGreen

Human Company, azienda storica punto di riferimento nell’hospitality in Italia e attiva da oltre quarant’anni nel turismo open air, ha redatto il suo primo piano di sostenibilità volto ad individuare le best practices da attuare nell’ambito della tutela ambientale, del rispetto del benessere delle persone e del supporto alla valorizzazione delle peculiarità territoriali. Il punto di partenza per l’elaborazione del piano è stata l’analisi del contesto turistico, con un benchmarking focalizzato sulla valutazione delle iniziative volte alla sostenibilità dei principali competitor dalla quale è emersa una generale immaturità di questo settore dal punto di vista della sostenibilità. Da sempre l’aria aperta e la Natura ispirano la visione del Gruppo Human Company, che ritiene fondamentale difendere e far prosperare il pianeta e le persone che lo abitano in un’ottica di rispetto reciproco e piena armonia. Proprio per questo, il punto di partenza per la redazione del primo Piano di Sostenibilità del Gruppo è stato l’individuazione e la valorizzazione di tre pilastri fondamentali: la natura, le comunità locali e le persone. Human Company si impegna innanzitutto a preservare la qualità ambientale dei luoghi in cui opera, avendo cura dell'integrazione armonica con la morfologia del territorio e intervenendo sui siti per riqualificarli. Inoltre, si pone l’obiettivo di diminuire progressivamente gli impatti legati alle proprie attività, attraverso la riduzione dell’utilizzo di risorse naturali e l’efficientamento delle proprie strutture. Importante è poi l’impegno del Gruppo nel dialogare e collaborare attivamente con gli attori delle comunità in cui opera, integrandosi con gli ecosistemi che circondano le strutture e creando condizioni favorevoli allo sviluppo socio-economico locale, alla valorizzazione delle eccellenze e alla conservazione del patrimonio eno-gastronomico, culturale e paesaggistico. Infine, forte è la volontà di preservare le caratteristiche di un ambiente di lavoro familiare e inclusivo, che generi un senso comune di appartenenza e condivisione, che supporti il benessere psico-fisico e lo sviluppo personale e professionale di ciascuno, diffondendo una cultura orientata al rispetto dei sistemi naturali e sociali. A partire da questi pilastri sono state quindi individuate le aree di impegno del Gruppo, allineate agli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 (abitare sostenibile, stile di vita responsabile, catena di fornitura responsabile, biodiversità, gestione delle acque, benessere e inclusione, gestione dei rifiuti e lotta al cambiamento climatico) e gli obiettivi che verranno implementati nel corso del quinquennio 2023-2027 come, ad esempio, la dotazione del 100% delle case mobili dei villaggi con sistemi IOT per la misurazione e riduzione dei consumi energetici, l’elaborazione di linee guida di urbanizzazione sostenibile e un’offerta di attività naturalistiche legate alla biodiversità unica del sito o all'ambiente locale nel 100% villaggi. In merito ai target di riferimento, l’obiettivo è quello di coinvolgere il Gruppo nella sua interezza, a partire dalle persone che vi lavorano fino agli ospiti delle strutture, non solo informandole costantemente sulle azioni intraprese e sui progressi fatti ma soprattutto rendendole attivamente protagonisti nel percorso di sostenibilità. “Lo sviluppo del nostro primo Piano di Sostenibilità si inserisce perfettamente nel processo di crescita e continua innovazione del Gruppo, rappresentando un grande passo verso un turismo sempre più attento all’ambiente ed al benessere delle persone. Ciò che ci contraddistingue, da oltre 40 anni, è la volontà di continuare ad investire nel migliorare le nostre strutture ma, soprattutto, impegnarci nel valorizzare le persone e potenziare i rapporti con il territorio. Riteniamo che il tempo della riconnessione, della partecipazione e della cura sia proprio adesso e per questo sentiamo la responsabilità di agire con impegno rimanendo fedeli ai principi e valori che ci hanno sempre guidato; con rispetto e autenticità ci sentiamo coinvolti e crediamo di poter avere un ruolo attivo verso un futuro più sostenibile” commenta Domenico Montano, Direttore Generale di Human Company. “La transizione verso la sostenibilità del comparto turistico appare sempre di più come una necessità; il cambiamento climatico ed il rispetto delle diversità socio culturali sono, in particolare, tra le sfide globali più urgenti per la nostra società. È per questo che in Human Company riteniamo importante lavorare alla creazione e alla valorizzazione di un turismo più green ed inclusivo. Per un approccio pratico, onnicomprensivo, scientifico ma soprattutto trasparente, il nostro Piano di Sostenibilità è caratterizzato da una concretezza legata a specifici obiettivi prefissati dal Gruppo, il quale si impegna a descriverne di anno in anno il grado di raggiungimento attraverso la redazione di un report di sostenibilità” afferma Mattia Rosati, Chief Corporate Services Officer di Human Company e di Mercato Centrale. In occasione della presentazione del piano, il Gruppo ha presentato i dati esclusivi emersi da una survey realizzata da Human Company in collaborazione con l'istituto di ricerca BVA Doxa. Sostenibilità nel turismo, una vera e propria necessità Uno dei primi elementi ad emergere dalla ricerca condotta è che l’atteggiamento dei viaggiatori italiani è complessivamente attento e ben orientato al tema della sostenibilità. Secondo 8 rispondenti su 10, infatti, la diffusione di un turismo più sostenibile e responsabile ricopre un’importanza molto elevata (78%). Concretamente, il 74% del campione intervistato si dichiara maggiormente sensibile ed incline ad adottare comportamenti e pratiche sostenibili durante le proprie vacanze rispetto ad alcuni anni fa. Al turismo sostenibile sono indubbiamente riconosciute potenzialità molto elevate, che rispecchiano i tre pilastri del piano Human Company: in primis come contributo alla conservazione dell’ambiente (89%) e come sostegno allo sviluppo delle comunità locali (88%), ma in generale anche come strumento di promozione del benessere delle persone (83%). Open air, al top per la sostenibilità In merito alle destinazioni, per oltre la metà dei rispondenti la tipologia turistica considerata più sostenibile è l’open air (61%). In particolare, se si analizzano le strutture ricettive, emerge che gli agriturismi (92%), i rifugi di montagna (90%) e i campeggi/camping village (85%) sono percepiti come i più sostenibili, offrendo la possibilità di soggiornare in luoghi a stretto contatto con la natura. Un buon livello di sostenibilità è attribuito anche a bed & breakfast (81%), ostelli (75%) e case vacanza (69%), mentre si riconosce un’impronta meno sostenibile a strutture termali (48%), hotel (36%), resort (30%) e navi da crociera (17%). Anche per chi sceglie una vacanza in città, le opzioni per vivere un turismo sostenibile ed attento non mancano, come confermato dalla quasi totalità dei viaggiatori intervistati (95%). Tra le pratiche considerate più efficaci, per questo obiettivo, vi sono il rispetto dei valori e delle eccellenze territoriali (50%), la ricerca di percorsi ed esperienze più autentiche e meno soggette all'over tourism (43%) e la scelta di periodi di bassa stagione (37%). Caratteristiche, driver e appeal delle strutture sostenibili Per individuare, invece, un ranking di rilevanza complessiva tra le caratteristiche di una struttura turistica, sono state incrociate tre dimensioni connotanti: i tratti che permettono di definirla sostenibile, quelli che incidono nella scelta prima della vacanza e quelli che attirano di più durante il soggiorno. In questo senso, per i viaggiatori italiani gli aspetti più importanti di una struttura turistica sono risultati essere l’impiego di energie rinnovabili (100%), la valorizzazione dei prodotti eno-gastronomici (99%), la corretta raccolta differenziata dei rifiuti (98%) e la conservazione dell’ambiente naturale (91%). Seguono poi alcune caratteristiche altrettanto rilevanti: il risparmio idrico (88%), l’eliminazione della plastica (87%), la presenza di aree verdi e percorsi ciclo-pedonali (84%) e i servizi di trasporto pubblico (74%). Sostenibilità ambientale e benessere personale al centro Relativamente ai comportamenti sostenibili messi in atto durante la propria vacanza, emergono tre must: in prima posizione il recupero del benessere e delle energie psicofisiche (89%) seguito dal corretto riciclo dei rifiuti secondo le norme locali (88%) e dal contatto con la natura e l’aria aperta (86%). A questi, si aggiunge il desiderio di incontro e scambio con le comunità locali (76%), l’attenzione agli sprechi idrici ed elettrici (75%), la scelta di soggiornare in destinazioni meno mainstream e sovraffollate (67%) e l’utilizzo di mezzi sostenibili durante i propri viaggi come biciclette, veicoli elettrici e trasporto pubblico (60%).

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