Aira raccoglie 145 milioni di Euro in un round di finanziamento di Serie B
Il finanziamento accelererà la strategia di Aira per promuovere l’elettrificazione del riscaldamento residenziale in Europa.
Autore: Redazione ImpresaGreen
Aira, società di tecnologie per l'energia pulita, annuncia oggi il completamento di un round di finanziamento di serie B da 145 milioni di euro con investitori leader nel settore del climate tech provenienti da Europa, Stati Uniti d’America e Asia. Il finanziamento è stato significativamente superato rispetto al target iniziale di 85 milioni di euro. La transazione è stata guidata da Altor, Kinnevik e Temasek. L’equity funding consentirà ad Aira di accelerare ulteriormente l’elettrificazione del riscaldamento residenziale in Europa per consentire alle famiglie europee di ridurre le bollette energetiche, promuovere la decarbonizzazione e ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas naturale.
Il round di serie B è stato guidato da Altor, Kinnevik e Temasek e comprende anche la famiglia Burda, Collaborative Fund, Creades, Lingotto, Nesta Impact Investments e Statkraft Ventures. Aira è stata originariamente fondata da Vargas e il successivo financing per la crescita ha incluso un finanziamento di serie A di 35 milioni di euro da parte di un gruppo di investitori tra cui Vargas, il senior management, un gruppo più ampio di dipendenti e i relativi investitori individuali.
Il nuovo capitale contribuirà a sostenere ulteriormente l'ambizione di Aira di eliminare il gas in Europa. Nel nostro continente ci sono ancora 130 milioni di caldaie a gas in uso e, di conseguenza, il riscaldamento domestico rappresenta la terza fonte più grande di emissioni di CO2, corrispondenti al 10% delle emissioni totali di CO2 dell'Europa. Passando da una caldaia a gas a una pompa di calore ad aria con la soluzione tecnologica innovativa e accessibile di Aira, i consumatori possono ridurre i costi di riscaldamento domestico fino al 40% e le emissioni di CO2 del 75%, percentuale che sale al 100% se viene utilizzata energia priva di fossili come fonte di alimentazione per la pompa di calore.
Oltre all’equity funding, il governo polacco ha assegnato ad Aira 15 milioni di euro per la creazione di un sito produttivo all'avanguardia in Polonia per la produzione di pompe di calore. In totale, Aira si è assicurata 195 milioni di euro in equity funding e sovvenzioni, creando una solida base per sostenere i suoi ambiziosi obiettivi di crescita a lungo termine.
Il finanziamento accelererà la strategia di Aira per promuovere l’elettrificazione del riscaldamento residenziale in Europa, favorire in modo significativo la decarbonizzazione e ridurre il consumo di energia facilitando ulteriori investimenti:
Continua e rapida espansione del mercato in Italia, Germania e Regno Unito, a sostegno dell'obiettivo di Aira di servire cinque milioni di case europee con soluzioni tecnologiche ad energia pulita nel prossimo decennio.
Far avanzare la proposta commerciale di Aira introducendo un modello di pagamento mensile conveniente, rendendo le soluzioni energetiche domestiche accessibili ai proprietari di case europei.
Ampliare il portafoglio di tecnologie energetiche pulite di Aira con prodotti e servizi tra cui pompe di calore intelligenti, pannelli solari, sistemi di accumulo a batteria e offerta elettrica.
Ricerca, sviluppo e tecnologia per fornire soluzioni energetiche pulite semplici da usare e orientate al cliente.
L'incremento delle capacità produttive di Aira a Wroclaw, in Polonia, per avviare la produzione di pompe di calore intelligenti nella prima metà del 2024.
Martin Lewerth, Aira Group CEO, ha commentato: "Siamo entusiasti di dare il benvenuto ai nostri nuovi azionisti. Al di là dei finanziamenti, apportano inestimabili insight strategici, network e competenze. Insieme, ci impegniamo a guidare la tanto necessaria rivoluzione green del riscaldamento residenziale. Il completamento del nostro finanziamento di Serie B ci rende ben capitalizzati e pronti ad accelerare l’espansione della nostra piattaforma paneuropea, riducendo in modo significativo sia le bollette del riscaldamento per le famiglie, sia le emissioni di carbonio in tutta Europa”.
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