Si apre oggi la seconda edizione degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale, la Community costituita della
Fondazione per la Sostenibilità Digitale, la più importante Fondazione di ricerca riconosciuta in Italia dedicata ad approfondire i temi della sostenibilità digitale, che conta ad oggi oltre 100 top manager – tra CIO e CINO – delle più importanti imprese pubbliche e private del nostro Paese.
Quello di quest’anno sarà un incontro particolarmente importante, che metterà al centro la condivisione delle esperienze e la definizione di un percorso comune di sviluppo della sostenibilità digitale. Obiettivo sarà quello di sviluppare percorsi condivisi per una gestione strategica e integrata delle risorse digitali aziendali attraverso:
la presentazione del
DiSI Corporate, l’indice che misura il livello di sostenibilità digitale delle imprese sul quale si basa la prassi UNI/PdR 147:2023, sviluppata con UNI da Fondazione ed i suoi partner. Gli Stati Generali saranno anche il momento in cui si individueranno in maniera condivisa le migliori strategie implementative della prassi, prima in Europa nel suo genere.
la creazione di una strategia, di strumenti operativi e di una visione condivisa in vista dell’entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che dall’anno prossimo sarà obbligatoria per tutte le grandi imprese e che dal 2026 lo sarà per le PMI quotate.
l’identificazione di progetti cardine rispetto ai quali tutte le imprese rappresentate nel consesso potranno allearsi e, attorno ai quali, potranno lavorare per creare best practice da mettere a disposizione di tutti i membri degli Stati Generali e a cui tutti potranno fare riferimento. Un vero e proprio “toolbox”, una cassetta degli attrezzi di esperienze condivise e sviluppate con l’apporto dei membri della comunità.
“La collaborazione tra i top manager degli Stati Generali porta molti vantaggi a chi oggi si occupa di gestire le strategie di innovazione e di trasformazione digitale delle grandi imprese: dall’ottimizzazione dei tempi e dei costi, all’aumento dell’efficacia delle azioni intraprese, alla creazione di processi comuni e standardizzati, al moltiplicarsi delle possibilità di confronto, di aiuto tra pari e, quindi, una maggiore incisività. Il tutto guardando a come trasformazione digitale e sostenibilità debbano diventare veri e propri driver di sviluppo per le aziende italiane, e non essere, semplicemente, degli “obblighi” ai quali adeguarsi” - ha affermato Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale.
Il progetto vede come main partner alcune tra le principali aziende italiane attive nello sviluppo di processi di trasformazione digitale:
Deda Next, DXC Technology, Engineering, Oracle, OverIT, R1 Group. Per ulteriori informazioni o approfondimenti, visitare il sito:
www.sostenibilitadigitale.it.