Arquata del Tronto (AP): torna in servizio la centrale idroelettrica di Capodacqua di EGP
Ritorna a produrre energia rinnovabile la centrale idroelettrica Enel Green Power di Capodacqua, danneggiata dal sisma 2016. Terminati i lavori di rifacimento dell’impianto, completamente ristrutturato nel segno della sostenibilità ed economia circolare.
Autore: Redazione ImpresaGreen
Nella piccola frazione di Capodacqua, nel comune di Arquata del Tronto, torna in esercizio l’impianto idroelettrico di Enel Green Power che, dopo 5 anni di fermo a causa del sisma e circa due anni di lavori avviati nel 2021, ritorna a nuova vita, completamente ristrutturato nel segno della sostenibilità ambientale, dell’innovazione e dell’economia circolare.
L’impianto ultracentenario, con una potenza installata di 300kW, che da pochi giorni ha ricominciato a produrre energia è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 400 famiglie. La centrale è parte integrante del paesino ascolano, incastonato tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e quello dei Monti della Laga Gran Sasso, con il quale ha condiviso discese e risalite ritrovandosi ad essere ricostruito per ben due volte: prima all’epoca dei bombardamenti che lo hanno raso al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale e, successivamente, dopo i più recenti eventi sismici del 24 agosto del 2016 e 30 ottobre 2016.
Oggi la piccola centrale, che fa parte del bacino idrografico del fiume Tronto insieme ad altri cinque impianti di Enel Green Power Italia (Scandarella, Venamartello, Capodiponte, Castellano e Ascoli Porta Romana) collocati tra Lazio e Marche, è un esempio concreto di economia circolare e di bioedilizia: per ridurre infatti l’impatto ambientale e migliorare la sua resistenza sismica, la struttura portante è stata ricostruita in legno e con i suoi scarti, utilizzando come isolante la lolla di riso; i pavimenti saranno realizzati da piastrelle ricavate dalle macerie del terremoto, rimesse in un circolo virtuoso con il recupero dei materiali di scarto, attraverso un progetto di collaborazione fra l’Università di Camerino e due aziende del territorio.
Sfruttando un salto idraulico di circa 70 metri, una portata pari 500 litri al secondo, l’impianto ad acqua fluente produce energia rinnovabile in grado di evitare circa 800 tonnellate di emissioni di CO2 all’anno. La centrale sarà dotata anche di pannelli solari prodotti dalla fabbrica Enel Green Power di Catania 3Sun.
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