Terna: consumi elettrici in riduzione del 2,6% ad agosto
Le rinnovabili hanno coperto il 34,5% della domanda elettrica nazionale. In crescita le produzioni da fonte termica (+17%) e fotovoltaica (+7,4%).
Autore: Redazione ImpresaGreen
Nel mese di agosto, secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, l’Italia ha consumato complessivamente 25,9 miliardi di kWh di energia elettrica, un valore in diminuzione del 2,6% rispetto allo stesso mese del 2021.
Nei primi otto mesi del 2022, la richiesta di energia elettrica in Italia è in crescita del 2% rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+1% il valore rettificato).
Nel dettaglio, agosto ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile superiore di circa 0,6°C rispetto ad agosto del 2021. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto della temperatura, risulta in calo del 3,6%.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di agosto è risultata ovunque negativa: -0,8% al Nord, -3,6% al Centro e -5,2% al Sud e nelle isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica di agosto, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in flessione rispetto a luglio (-1,6%).
Nel mese di agosto 2022, la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’89,3% con la produzione nazionale e per la quota restante (10,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 23,4 miliardi di kWh (+1,1%).
Le rinnovabili hanno coperto il 34,5% della domanda elettrica nazionale. In crescita le produzioni da fonte termica (+17%) e fotovoltaica (+7,4%). In flessione le produzioni da fonte idrica (-42,2%), eolica (-15,3%) e geotermica (-1,5%). Per quanto riguarda, infine, il saldo import-export, la variazione è pari a -25,2%, con una diminuzione dell’import (-21,1%) e una crescita dell’export (+34,9%).
L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, registra una flessione del 15,2% rispetto ad agosto del 2021. Positiva la variazione solamente del comparto della chimica.
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