Roncadin, aumenti record per 14 milioni: elettricità +420%, gas +560%
L’azienda di Meduno (PN), specializzata nella produzione di pizze surgelate, ha comunicato ai dipendenti la rinuncia al tanto atteso open-day annuale per risparmiare sui costi dell’energia. Anche le materie prime schizzano in alto (+10 milioni di euro).
Autore: Redazione ImpresaGreen
Da 2,5 milioni di euro all’anno a più di13 milioni per l’energia elettrica, da 600.000 euro a più di 4 milioniper il gas, per non parlare poi dell’aumento della spesa su tutte le materie prime (mozzarella, pomodoro, farine…) che supera i 10 milioni di euro. Roncadin, azienda di Meduno (PN) specializzata nelle pizze surgelate per la grande distribuzione italiana e internazionale, fa i conti con i rincari folli e prende una decisione sofferta: cancellare il tanto atteso open-day annuale per le famiglie dei dipendenti per risparmiare tutto il possibile sui costi. «È una goccia nell’oceano, ma il rammarico è tanto perché questo appuntamento è molto sentito e negli ultimi due anni era saltato causa Covid – commenta l’amministratore delegato Dario Roncadin –. Un piccolo problema fra tanti ben più gravi, ma con questo cogliamo l’occasione per spiegare ai nostri dipendenti in quale situazione ci troviamo e ricordare i comportamenti individuali da mettere in atto per eliminare il più possibile gli sprechi. È certo però che tutto questo non basta: è la politica italiana ed europea che deve trovare una soluzione per questa situazione che sta mettendo in ginocchio tutte le aziende».
Dario Roncadin ha spiegato cosa sta succedendo e quali azioni l’azienda ha deciso di intraprendere. «Nelle ultime settimane i costi energetici sono aumentati a dismisura – spiega sempre Roncadin – senza considerare che stiamo partendo già da prezzi folli che hanno portato a chiudere temporaneamente molte aziende. Anche in Roncadin, già da nove mesi, siamo in balia dei continui aumenti dei prezzi. In questo momento dobbiamo essere tutti uniti e dobbiamo combattere insieme questa battaglia che viene determinata anche da piccoli gesti. Su due temi abbiamo segnalato alle nostre persone che possono dare una mano fin da subito. Il primo è lo spreco energetico: partendo dagli uffici, ma anche in tutte le aree produttive, siamo tutti impegnati a spegnere luci, PC e macchinari inutilizzati. Il secondo è lospreco di materie prime in linea e nelle cucine: stiamo lavorando a nuove soluzioni per recuperare il più possibile».
L’azienda, da parte sua, non rimane immobile: Roncadin è già al lavoro per potenziare il proprio impianto fotovoltaicoin modo da arrivare a coprire il 30% del fabbisogno energetico. A giorni comincerà l’installazione di 5.000 pannelli fotovoltaici (già previsti da tempo, ma che tardano ad arrivare per via dei problemi attuali di carenza di materie prime), ai quali successivamente se ne aggiungeranno altri 6.200.
Roncadin con sede a Meduno (Pordenone), nasce nel 1992 per la produzione di pizza italiana di qualità per la grande distribuzione nazionale ed internazionale. Oggi in azienda lavorano circa 780 persone, il fatturato 2021 ha raggiunto i 148,5 milioni di euro e si producono 100 milioni di pezzi all’anno.
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