Studio: +25% di aziende scelgono lo sharing come misura di welfare aziendale
I pendolari pre-Covid vogliono una mobilità diversa dopo la fine dello stato di emergenza. 2 pendolari su 5 scelgono ora soluzioni di sharing mobility, una forma di mobilità che entra sempre di più nei piani di welfare aziendali.
Autore: Redazione ImpresaGreen
Prima della crisi sanitaria, circa 30 milioni di italiani si spostavano almeno cinque volte a settimana, il 68% per motivazioni lavorative. La regione con il più alto tasso di spostamenti è la Lombardia, in cui nel 2020 si è registrata una media di 5,6 milioni di pendolari. Osservando le singole città, Roma ha il più alto numero di persone che si mettono in viaggio quotidianamente per lavoro o studio. Nella Capitale i pendolari erano infatti più di 1,5 milioni (Istat, 2021). Con la pandemia, e un conseguente aumento del lavoro agile, i movimenti sul territorio nazionale si sono notevolmente ridotti. A fine 2021, i dati Istat mostrano che il 25% dei pendolari italiani ha diminuito i propri spostamenti casa-lavoro, addirittura azzerato per il 10% degli intervistati.
Cosa aspettarsi dall’imminente fine dello stato di emergenza? L'auspicio delle parti sociali è una nuova formula di lavoro ibrida, burocraticamente snella, che preveda l’alternanza tra smart working e ufficio. Certo è che i pendolari non vogliono tornare allo scenario pre-covid: 4 su 5 non è intenzionato a viaggiare sui mezzi pubblici tutti i giorni (Ipsos, 2021). Tra le ragioni principali non sono solo un modello di lavoro sempre più flessibile, ma anche l'evitare assembramenti (48%) e soluzioni più sicure (27%) (Moovit, 2021).
Oltre al ricorso del mezzo privato, i cittadini (35%) si dichiarano più propensi alla sharing mobility, sia come unica modalità, che come parte di spostamenti multimodali. Tra le motivazioni non solo l’impatto ambientale (50%), ma soprattutto evitare traffico e muoversi più velocemente (55%) (YouGov, 2021). In questo panorama, sono sempre più le aziende italiane (+25% rispetto al 2018) che scelgono soluzioni di mobilità condivisa come parte del proprio piano welfare (Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020). Un esempio è l’iniziativa di Cooltra, fornitore di soluzioni di mobilità sostenibile su due ruote, che ha sviluppato negli anni una linea di business dedicata alle aziende che include sia sharing per i dipendenti, che credito per il noleggio di scooter elettrici.
“L’ingresso del telelavoro e del lavoro ibrido è stato affiancato da nuove forme di mobilità e nuovi bisogni. I lavoratori oggi più che mai scelgono un’azienda che possa offrire loro un maggior work-life balance, flessibilità oraria e benefit” spiega Lorenzo Spanò, B2B Regional Manager Italy di Cooltra. “Offrire ai propri dipendenti soluzioni di welfare che includono il noleggio o lo sharing di scooter elettrici ha diversi benefici: nessun problema con le zone a traffico limitato, nessuna attesa per i mezzi pubblici o code nel traffico, senza parlare dei costi di gran lunga minori rispetto ad altre forme di mobilità o del rimborso carburante.”
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