Vertiv, fornitore globale di soluzioni per le infrastrutture digitali critiche e soluzioni di continuità, ha annunciato che
Clean Hydrogen Partnership stanzierà 2,5 milioni di euro per contribuire a finanziare un progetto per lo sviluppo di celle a combustibile a basse emissioni di carbonio volte ad alimentare i data center. L’auspicio è che in questo modo si possano ridurre le emissioni dalle singole attività operative fino al 100%. Il progetto
EcoEdge Prime Power (E2P2) è una nuova iniziativa proof-of-concept che mira a sviluppare e comprovare soluzioni di alimentazione primaria particolarmente economiche e resilienti per la gestione dei data center.
Un consorzio di sette aziende –
Equinix, InfraPrime, RI.SE, Snam, SolidPower, TEC4FUELS e Vertiv – studierà l’integrazione delle celle a combustibile a ossido solido con la tecnologia UPS (Uninterruptible Power Supply) e le batterie agli ioni di litio al fine di fornire un’energia primaria resiliente e pulita per la realizzazione di data center e di altre infrastrutture critiche. L’impiego di pile a combustibile a ossido solido (SOFC) per l’alimentazione primaria consentirà di predisporre l’uso di idrogeno verde per applicazioni basate su celle a combustibile, sia per i sistemi di alimentazione primari che di backup.
Il progetto E2P2 è l’ultimo di una serie di iniziative che Vertiv ha condotto in tema di sostenibilità e, più in generale, di ESG (Environmental, Social and Governance). Vertiv infatti fa anche parte della Sustainable Digital Infrastructure Alliance (SDIA) e della European Data Center Association (EUDCA) e contribuisce al
Climate Neutral Data Center Pact che mira a soddisfare l’obiettivo posto dalla Commissione Europea per data center a impatto zero entro il 2030. Il progetto E2P2 rientra nell’impegno dell’azienda di dare priorità e supportare lo sviluppo di soluzioni energetiche pulite, sostenibili e rinnovabili per i data center.
Le
celle a combustibile sono riconosciute come una soluzione energetica più pulita e silenziosa che può ridurre la domanda che grava sulle reti elettriche urbane. Possono essere implementate in loco in un campus di data center e funzionare utilizzando gas naturale, biogas, GPL o idrogeno verde – trasportabili ed erogabili sulle reti di gas esistenti. Il progetto E2P2 rappresenta un importante passo verso la riduzione significativa delle emissioni di carbonio, pur continuando a soddisfare i requisiti per una fornitura di energia altamente resiliente per i data center.
Al centro di questa strategia c’è un approccio al mercato che integra l’innovazione e il coinvolgimento di tutti gli stakeholder al fine di massimizzare la diffusione e i possibili utilizzi di celle a combustibile statiche come fonti di energia primaria affidabili, efficienti e decentralizzate, un modello applicabile in diversi contesti industriali. Il consorzio auspica lo sviluppo di un autorevole standard aperto per le applicazioni delle celle a combustibile che consenta di avviare la commercializzazione dell’energia
Fuel Cell per i data center in Europa, e ne sottolinei le potenzialità per raggiungere gli obiettivi dell’Unione Europea in tema di riduzione delle emissioni di carbonio.