L'evento Eco-Connect Europe 2021 di Huawei è stata l'occasione per mettere a fuoco il tema della
trasformazione digitale europea come base portante per una transizione all'insegna del rispetto dell'ambiente, con un focus anche sull'Italia. Le informazioni di partenza sono contenute nel report Intelligent World 2030 a cui ha fatto riferimento David Wang, Executive Director of the Board and Chairman of the ICT Infrastructure Managing Board di Huawei.
Il report analizza gli sviluppi tecnologici che caratterizzeranno, entro il 2030, settori nevralgici come sanità, food, abitazioni, trasporti, città, imprese e settore energetico. La criticità consisterà nell'ottenimento della fiducia digitale da parte dei cittadini, ma non solo. Wang ha sottolineato che il Vecchio Continente dovrà implementare una
solida e affidabile infrastruttura digitale, perché "il successo dell'Europa dipenderà dalla sua capacità di innovazione continua delle infrastrutture digitali" e dalla capacità di realizzare "infrastrutture sicure, affidabili, sostenibili e indipendenti". Per ottenerle è necessario lavorare principalmente su cinque aspetti: hardware, servizi cloud, Intelligenza Artificiale, alimentazione digitale ed ecosistemi software.
Trasformazione digitale sostenibile
Nel keynote di apertura il Chairman di Huawei Guo Ping ha candidato Huawei a sostenere l'Europa nella delicata fase di transizione. Gli investimenti in Ricerca & Sviluppo dell'azienda sono pari a 720 miliardi di yuan, di cui 141,9 miliardi di yuan solo nel 2020. Le quote investite si manterranno allineate in futuro, con
stanziamenti annuali superiori al 10% del fatturato globale.
Guo Ping, Rotating Chairman di Huawei
L'azienda focalizza il suo supporto all'Europa nella costruzione di infrastrutture ICT che si pongano non solo come base per l'attuale processo di trasformazione, ma che possano essere
strutturate per avere un impatto a valore nel lungo termine sia per le imprese sia per la società nel suo complesso. A tale proposito Huawei mette a disposizione i suoi OpenLabs già esistenti a Monaco e a Parigi.
Nodo centrale della questione, rimarcato da Guo Ping, è che la digitalizzazione da sola non basta. Nel contesto storico in cui è inserito questo importante passaggio è mandatorio adottare, fin dalla fase di progettazione, delle soluzioni rispettose dell'ambiente, per poter soddisfare i parametri definiti dagli Accordi di Parigi e riveduti nell'accordo sottoscritto alla recente conferenza ONU sul clima (CoP26).
"Huawei offre ai propri clienti soluzioni di alimentazione a ridotte emissioni di carbonio, per supportarli nel raggiungimento dei loro obiettivi di neutralità carbonica – ha rassicurato Guo Ping - Ne sono un esempio Smart PV e le soluzioni di alimentazione dei siti produttivi e dei data center, di elettrificazione della mobilità e le soluzioni integrate di alimentazione intelligente". La chiave è quindi il percorso di trasformazione digitale sostenibile.
Tecnologia e ambiente
Un esempio concreto di digitalizzazione sostenibile è quello mostrato dal progetto di Huawei per il Resort Villaggio Orizzonte in Toscana, di cui è stata migliorata l’efficienza energetica del 60%. La connessione Wi-Fi è stata estesa a tutti i 18 ettari della struttura adottando la soluzione di rete Huawei Campus OptiX che ha ridotto del 90% il cablaggio, ridimensionato lo spazio per i locali tecnici dell’80% e ha aumento l’efficienza energetica del 60%, riducendo di oltre 6,500 kg le emissioni annuali di biossido di carbonio all’interno del villaggio.
Anche nell'ambito dei parchi naturali e negli ambienti selvatici si possono applicare tecnologie a tutela dell'ambiente. Per approfondire la questione
Impresa City ha intervistato Afke Schaart, Huawei’s Senior Vice President Global Government Affairs, che ha parlato di TECH4ALL, il progetto di Huawei incentrato sulla salvaguardia della natura attraverso l’applicazione dell’innovazione tecnologica all’ambiente.
Afke Schaart, Huawei’s Senior Vice President Global Government Affairs
In che modo la tecnologia Huawei può offrire un supporto efficace per la protezione della biodiversità?
Di fronte alla sfida globale della perdita di biodiversità e del cambiamento climatico, crediamo che
la tecnologia debba essere parte della soluzione per affrontare queste problematiche. Questo spiega la nascita di TECH4ALL, il progetto di Huawei incentrato sulla salvaguardia della natura attraverso l’applicazione dell’innovazione tecnologica all’ambiente. Crediamo infatti fermamente che le più innovative soluzioni ICT possano favorire la salvaguardia della natura in termini di studio e protezione della biodiversità, oltre che a migliorare l'efficienza degli ambientalisti.
A titolo di esempio possiamo pensare al Chinese Northeast Tiger and Leopard National Park. Il segreto per la protezione della fauna selvatica consiste nel comprendere la distribuzione, i comportamenti, le tendenze stagionali degli animali selvatici e il modo in cui le attività umane possono influire sui loro modelli. Ciò richiede però una grande mole di dati. Una volta, il metodo tradizionale richiedeva ai ranger di addentrarsi nella foresta per raccogliere dati dalle trappole fotografiche: oltre a essere pericoloso, questo era un processo anche molto lungo che richiedeva un impegno da tre a sei mesi, con la conseguenza di trovarsi ad aver raccolto dati diventati presto obsoleti.
Questa problematica è stata attualmente risolta grazie all’utilizzo di un
sistema di monitoraggio cielo-terra all’interno del parco. Alimentato da una rete ibrida 700M wire-wireless LTE implementata da Huawei e i suoi partner, il sistema si sviluppa in tre parti che prevedono la raccolta di dati sul campo, la trasmissione in tempo reale e l’analisi intelligente dei dati trasferiti. I dati, inclusi i video HD, possono essere ritrasmessi in tempo reale al centro di controllo da remoto, permettendo così grazie all’IA di analizzare e identificare automaticamente gli animali, con un conseguente miglioramento dell'efficienza e dei tempi di risposta agli eventi.
Nell’ambito della salvaguardia ambientale, il progetto TECH4ALL include anche partnership con numerosi esperti, spaziando da scienziati internazionali ad ambientalisti locali. L'impegno di Huawei in ciascuna di queste partnership si riflette in due importanti programmi attualmente in corso:
la collaborazione Tech4Nature con l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) e il programma Nature Guardian con Rainforest Connection (RFCx), che mirano entrambi a far leva su tecnologie all'avanguardia per salvaguardare sempre più la natura a livello globale.
Nel dettaglio, Tech4Nature è un programma che prevede la
sperimentazione delle ultime tecnologie digitali nella salvaguardia dell’ambiente in più Paesi e nella fornitura di conoscenze, tecnologia e risorse per più di 300 aree protette in tutto il mondo. Uno di questi progetti è in corso in Svizzera con l’obiettivo di migliorare la protezione e la gestione delle aree protette in collaborazione con Swiss National Park. In questo contesto,
l’IA è in grado di riconoscere le foto scattate delle telecamere a infrarossi, mentre la tecnologia blockchain certifica i pozzi di carbonio all’interno del parco nazionale.
Il programma Nature Guardian è invece un ottimo esempio di come la convergenza di tecnologie quali IA, Cloud e Wireless possa supportare il pianeta nel suo processo di crescita sostenibile.
Il bracconaggio è un serio problema per la protezione delle specie in via di estinzione: qual è il contributo tecnologico di Huawei per facilitare l'attività delle forze dell'ordine?
Dal 2019 collaboriamo con Rainforest Connection (RFCx) per
proteggere gli ecosistemi forestali da minacce come il disboscamento illegale o il bracconaggio, grazie all’implementazione del sistema Nature Guardian in circa 30 aree protette nel mondo.
Il sistema Nature Guardian comprende
dispositivi a energia solare dotati di microfoni e antenne che raccolgono dati sonori per poi trasmetterli attraverso reti wireless al Cloud, dove vengono analizzati grazie all’IA. Ciò facilita l’individuazione in tempo reale di bracconieri e/o taglialegna illegali in quanto, qualora venga rilevato il rumore di uno sparo o di una motosega, i ranger del parco vengono avvisati tramite una notifica di una app mobile, permettendo così un intervento immediato.
Nella possibilità che i bracconieri non vengano subito catturati, i dati raccolti possono comunque fornire prove cruciali, aumentando le possibilità di identificare i colpevoli e garantire un'azione legale di successo. In Grecia, ad esempio, il sistema Nature Guardian monitora attentamente il suono degli spari dei bracconieri che minacciano l’esistenza del camoscio indigeno dei Balcani, una particolare specie di antilope, all’interno del North Pindus National Park. Inoltre, il sistema Nature Guardian si prende cura anche della foresta pluviale di Palawan, nel sud-ovest delle Filippine.
Nature Guardian può rivelarsi anche estremamente utile per la ricerca sugli ecosistemi fornendo dati per studiare la distribuzione, il comportamento e l'impatto dell'inquinamento acustico. Di conseguenza, eventuali decisioni possono essere prese sulla base di questi dati.
Infine, siamo entusiasti di aver ricevuto il premio GSMA 2021 GLOMO for Outstanding Mobile Contribution to the UN SDGs per il nostro sistema Nature Guardian, che ha contribuito alla
diffusione e implementazione di soluzioni tecnologiche all'avanguardia per proteggere la natura, prevenire la deforestazione e contrastare la perdita di biodiversità.
In che modo la tecnologia di Huawei può aiutare la flora e la fauna marine a sopravvivere nelle aree di intenso traffico marittimo?
In linea generale, il monitoraggio visivo è una modalità molto efficace per monitorare la biodiversità marina, come sta accadendo per il progetto Tech4Nature nella costa orientale delle isole Mauritius. Insieme ai partner locali, è infatti prevista questo mese l'implementazione di un sistema di
monitoraggio sottomarino per supportare il ripristino attivo della barriera corallina per un’estensione di 5 ettari attraverso metodologie scientificamente provate tra cui il monitoraggio tramite IA, lo sviluppo di prototipi e lo studio di fattibilità.
Allo stesso tempo, l'eco-acustica si sta sempre più affermando come la nuova frontiera per la protezione della biodiversità. Il monitoraggio acustico si rivela infatti particolarmente adatto per il monitoraggio della biodiversità a lungo termine, su larga scala e in tempo reale grazie al fatto di non essere influenzato dalla luce, di non creare disturbo agli animali e alla capacità di contenere tutte le informazioni raccolte mantenendo il volume dei dati contenuto.
Con riferimento a questi sistemi di monitoraggio, l’Irlanda è sicuramente un ottimo esempio per illustrare come sia possibile salvaguardare la vita marina attraverso la tecnologia. Si stima che il 90% del commercio internazionale dell'Irlanda viaggi via mare, con la costa meridionale del Paese che rappresenta una delle rotte di navigazione di navi pesanti più trafficate al mondo. Sono inoltre migliaia le grandi navi porta-container che la attraversano ogni anno dal Canada orientale fino a Liverpool e altri porti europei, oltre a ulteriori imbarcazioni da diporto, motoscafi ed eco-tour operator.
Per questo motivo la costa meridionale dell'Irlanda è stata scelta per condurre lo studio, oltre al fatto che rappresenta allo stesso tempo uno tra gli habitat più importanti al mondo per la distribuzione, il riposo e la riproduzione delle specie di cetacei. Tuttavia,
il traffico navale pesante espone le balene a un rischio maggiore di incidenti che possono causare lesioni o addirittura la morte, oltre ad aumentare l'inquinamento acustico ambientale che colpisce tutte le specie nelle vicinanze.
Grazie al supporto tecnologico offerto dal nostro progetto globale TECH4ALL, ORCA Ireland e Rainforest Connection hanno implementato la prima soluzione di
monitoraggio in tempo reale per rilevare i suoni prodotti dalla vita marina nelle acque irlandesi ed esaminare l'impatto che il traffico navale pesante ha su cetacei come balene, delfini e altri animali marini. Questa soluzione di monitoraggio in tempo reale utilizza una boa di raccolta dati da 13 piedi e 2 tonnellate appositamente progettata con un idrofono autonomo (l’equivalente di un microfono subacqueo) che registrerà i suoni emessi dalle balene in tempo reale e darà vita a sofisticati modelli di machine learning per identificare diverse specie con le tecnologie Huawei di IA e Cloud.
Questi dati aiuteranno a determinare con maggiore precisione
come sono distribuiti i cetacei, i loro comportamenti, le tendenze stagionali e come l'inquinamento acustico stia cambiando i modelli tradizionali. I risultati che otterremo sulla costa meridionale dell'Irlanda contribuiranno a ottimizzare la pianificazione dello spazio marino, compreso lo sviluppo di aree marine protette.
In generale, quali sono gli investimenti chiave che i Paesi dovrebbero fare per proteggere l'ambiente e le specie animali che lo popolano?
Siamo convinti che la chiave a questa risposta non sia tanto conoscere il volume di investimenti, bensì chiedersi cosa siamo in grado di fare. In Huawei crediamo che
la collaborazione possa dar vita a tecnologie e progetti in grado di proteggere sempre più l'ambiente e gli animali. E in questo contesto TECH4ALL è il progetto che, grazie ad un’estesa collaborazione con i nostri partner, ci permetterà di far sì che ciò accada.
In qualità di fornitore leader mondiale di infrastrutture ICT e dispositivi intelligenti, da 30 anni Huawei si impegna a mettere la tecnologia al servizio del pianeta in quattro aree chiave che hanno come obiettivo la riduzione delle emissioni di carbonio, la promozione dell’energia rinnovabile, la nascita di un'economia circolare e la conservazione della natura. Continueremo pertanto a lavorare insieme ai nostri partner in questa direzione per implementare sempre nuove soluzioni tecnologiche intelligenti per salvaguardare la salute del nostro pianeta.