Indagine Geotab: 6 italiani su 10 rinuncerebbero alla propria auto aziendale per il corporate car sharing

Quasi la metà (49%) delle imprese italiane offre l'auto aziendale come benefit ai propri dipendenti, ma solo un veicolo su tre è ecologico. In Italia, il 43% delle aziende prevede il corporate car sharing. I Millennial sono i dipendenti più interessati al servizio (46%), seguiti da Generazione X (40%), Gen Z (38%) e Baby Boomer (34%).

Autore: Redazione ImpresaGreen

La pandemia ha cambiato profondamente le abitudini quotidiane degli italiani, il rapporto tra vita privata e lavoro, i loro spostamenti e la crescente attenzione all'ambiente. Questa evoluzione degli stili di vita e delle priorità delle persone ha innescato un cambiamento anche nelle strategie delle imprese, sempre più attente al benessere dei dipendenti e all'adesione a valori e iniziative considerati fondamentali, come l'impegno alla sostenibilità e il contributo con azioni concrete allo sviluppo delle smart city e della smart mobility. Tuttavia, nonostante il costante miglioramento della qualità dell'aria negli ultimi decenni, le città del nord Italia rimangono tra le più inquinate d'Europa, come emerso da un recente studio della European Environment Agency.
In questo scenario Geotab – leader globale in ambito IoT e veicoli connessi – ha voluto indagare aspettative e benefici relativi all'utilizzo di auto aziendali nell'epoca post Covid-19, con un particolare focus sul trend in crescita del corporate car sharing. 

Auto aziendale: un benefit sempre attuale 
Secondo i risultati dell'indagine, quasi la metà delle imprese italiane (49%) offre come benefit ai propri dipendenti l'auto aziendale, sebbene questa abitudine sia più diffusa nelle città del nord rispetto al sud Italia (61% a Milano rispetto al 34% a Palermo e al 42% a Napoli). Inoltre, nonostante in molti casi la pandemia abbia ridotto la necessità di spostamenti, portando persone e aziende a prediligere gli incontri virtuali e il lavoro da remoto, durante l'emergenza sanitaria il numero di auto assegnate ai dipendenti è aumentato per un'azienda su quattro (24%). È interessante notare come l'auto aziendale risulti solo al quinto posto (8%) per attrattività tra i benefit più diffusi, dopo assicurazione sanitaria (33%), buoni pasto (25%), mensa aziendale (11%) e orario estivo ridotto (11%).
Tuttavia, quasi la metà (49%) di chi non beneficia di un'auto aziendale crede che sarebbe importante possederne una.
L'indagine evidenzia, inoltre, come siano i più giovani a essere in media più interessati all'auto aziendale: il 59% dei rispondenti appartenenti alla Gen Z riterrebbe, infatti, importante poter usufruire di un'auto aziendale, rispetto al 55% dei Millennial, al 45% della Generazione X e al 40% dei Baby Boomer. 
Tra i vantaggi del possesso di un'auto aziendale emersi dall'indagine si distinguono la comodità (70%) – ovvero la possibilità di risparmiarsi una serie di fastidi legati al possesso di un'auto privata o all'utilizzo dei mezzi pubblici, così come la semplificazione della propria vita o della gestione familiare – e ilrisparmio di costi (67%), come la benzina, la tassa automobilistica o l'assicurazione. In questo ambito, emergono importanti differenze regionali: a Torino, ad esempio, gli intervistati si sono dimostrati significativamente interessati alla comodità di poter utilizzare l'auto aziendale per i propri spostamenti (83%), mentre a Roma risulta particolarmente importante la possibilità di ridurre i costi derivanti dal possesso di un'auto (81%). 

Veicoli ecologici: c'è ancora molta strada da fare 
L'indagine di Geotab ha evidenziato come l'attenzione crescente delle persone alla sostenibilità non sia rispecchiata dalle azioni delle aziende presso le quali lavorano. Infatti, sebbene l'88% dei dipendenti di organizzazioni che offrono l'auto aziendale come benefit creda che sia importante preferire auto ibride o elettriche, solo un'auto aziendale su tre (30%) può essere considerata ecologica. Dominano, invece, i veicoli alimentati a Diesel (36%) e a benzina (17%), seguiti dai veicoli a GPL (10%) e a Metano (7%). Tra le città italiane prese in considerazione dall'indagine, è Torino quella con la più bassa percentuale di veicoli elettrici o ibridi all'interno delle flotte aziendali (13%), mentre Roma si posiziona sul primo gradino del podio, con il 43% di veicoli ecologici, seguita da Bologna (37%), Milano (34%), Napoli (26%) e Palermo (23%). 

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