Elettronica sì, ma sostenibile

La sostenibilità per gli italiani è un criterio nella scelta dei prodotti di elettronica di consumo

Autore: Redazione ImpresaGreen

La sostenibilità è al centro del dibattito sociale e politico. Sempre più persone cercano di analizzare l'impatto ambientale che ha ogni aspetto della loro vita quotidiana, cercando di ridurlo. Il distributore europeo online di elettronica e tecnologie IT Reichelt elektronik ha provato a stimare quanto questo tocchi anche i comportamenti di consumo che lo riguardano, ossia l'acquisto di prodotti tecnologici. Per capire se e quanto, nelle loro scelte di acquisto, i consumatori italiani si facciano guidare anche da criteri di sostenibilità.

Secondo l'analisi di Reichelt elektronik, il 52% del campione italiano analizzato fa spesso attenzione alla sostenibilità e dichiara di preferire prodotti più "green". Il 39% arriva a fare della sostenibilità un elemento totalmente determinante per gli acquisti di tipo elettronico. Facendosi guidare anche dalle etichette relative al livello di efficienza energetica, consultate con attenzione dal 59% del campione.

Gli italiani sono poi disposti a pagare un prezzo più alto pur di scegliere un prodotto sostenibile, in media il 10% in più, soprattutto quando si tratta di elettrodomestici e di grandi apparecchiature per la casa. Per l'acquisto di un device "sostenibile" di piccole dimensioni, come uno smartphone, gli italiani sono invece disposti a spendere in media circa il 9% in più. Sono i giovani tra i 18 ed i 24 anni i più sensibili alla tematica.
E per i temi del riuso, della riparazione e del riciclo? Non benissimo. Quasi la metà degli intervistati (45%) ha sperimentato l'acquisto di prodotti elettronici usati, ma prevalentemente per spendere meno e poco (23% del campione) per motivi legati alla sostenibilità. Il 78% del campione ha provato a far riparare un prodotto elettronico da un professionista, ma nella maggior parte (65%) dei casi la scelta è stata più costosa rispetto ad acquistare un dispositivo nuovo.

Il "fine vita" dei prodotti elettronici è abbastanza in là nel tempo, anche perché di norma (55% del campione) si tende a sostituirli solo quando non funzionano più. Dopo in media 7,6 anni per i grandi elettrodomestici e 4,2 anni per i piccoli dispositivi. A quel punto, purtroppo, meno della metà (45%) del campione ricicla i prodotti in appositi centri per lo smaltimento. In generale, sembra esserci poca informazione sulle diverse possibilità di smaltimento corretto dei prodotti RAEE.

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