Il
bambù è una pianta dai tantissimi utilizzi che negli ultimi anni si sta facendo sempre più conoscere per essere una preziosa alternativa ai materiali inquinanti: oltre ad avere tempi di smaltimento minori, ha ottime proprietà di resistenza ed è una risorsa rinnovabile. Le piante di bambù, infatti, tramite un processo di potatura, cippatura (ovvero taglio in piccoli pezzi) e macinatura a mulino, diventano la base per creare vari tipi di
bioplastica, preziosa alternativa alla plastica tradizionale in tutti i suoi usi.
Per studiare una nuova tipologia di bioplastica (con polimeri di diversa granulometria),
Forever Bambù (
https://www.foreverbambu.com/), holding in ambito green economy e leader europeo nella piantumazione del bambù gigante, ha siglato un accordo strategico con
Mixcycling (
https://mixcycling.com/), start-up innovativa che realizza materiali a basso impatto ambientale recuperando fibre organiche da scarti di lavorazioni industriali. Obiettivo della partnership è quello di produrre una
nuova bioplastica derivata dal bambù, 100% naturale. I primi campioni sono già pronti e sono in fase di trasformazione con le diverse tecnologie disponibili per creare prodotti finiti.
Nella produzione di bioplastiche,
Mixcycling ha brevetti esclusivi, che consistono nel processo di sanificazione e attivazione delle fibre sia in entrata che durante la lavorazione, in modo da consentire una migliore adesione al carrier polimerico, quindi le fibre naturali si legano in modo molto più stabile al supporto.