Greenway Group, azienda del settore agro-energetico e vitivinicolo del Friuli Venezia Giulia, ha attuato tra le province di Udine e Pordenone un
percorso circolare che coinvolge agricoltura, energia e vino. Tutto parte con la coltivazione dei campi, che permette di produrre
biogas, utile a sua volta per dare energia elettrica a oltre 7 mila famiglie e al contempo di ottenere
concime naturale per la coltivazione della vite.
Un esempio di economia circolare che ha permesso all'azienda di chiudere il 2020 con un volume d’affari di 5 milioni di euro e di anticipare le linee guida del
Recovery Plan, impostando un
piano di sviluppo centrato sulla transizione ecologica.
Greenway Group ha infatti concretizzato da tempo i principi di quella transizione ecologica diventata oggi linea guida di sviluppo, grazie a una realtà che raccoglie la Greenway Agricola, la San Daniele Bioenergie (entrambe con sede a Codroipo - UD) e la Greenfirm di Pordenone. Il progetto ha già all'attivo 700 ettari di campi coltivati, oltre 40 ettari dedicati alla viticoltura, la promozione del proprio marchio di vino “Filare Italia” e due impianti di biogas (a Bertiolo e San Daniele del Friuli).
Inpianto di biogas di Bertiolo
I due impianti di biogas producono circa 16.500 Mw di energia elettrica all’anno, che permettono di soddisfare il fabbisogno di circa 20 mila persone. Inoltre, dal processo di fermentazione per il biogas si ottiene anche il digestato, ossia un fertilizzante inodore e ad altissimo valore agronomico, che in questo caso viene impiegato nella
coltivazione di uve Pinot grigio, Ribolla gialla e Glera. Proprio dalle viti l'azienda ricava prestigiosi vini che vengono venduto a livello internazionale attraverso la Greenfirm con il marchio di “Filare Italia”.
Importante anche
l’innovativo sistema di irrigazione a goccia dei vigneti, con ali interrate in sub-irrigazione gestito attraverso un’applicazione, che consente un risparmio fino al 20% di acqua. Marco Tam, Presidente dell'azienda, sottolinea come "l’attività agricola, con colture energetiche ad uso energia e seconde colture a uso umano e animale (prevalentemente soia) e alimentazione con le lettiere di allevamento, permette di produrre non solo energia elettrica ma anche digestato che, a sua volta, viene utilizzato in sostituzione della classica concimazioni chimica".
Ora Greenway Group lancia il modello Friuli, che Tam definisce "un
progetto dinamico che mette al centro la salvaguardia dell’ambiente, la valorizzazione dei talenti individuali e delle risorse umane, intese come protagoniste assolute di una filiera produttiva orientata al benessere comune, alla sicurezza del pianeta e alla salute di chi lo abita".
Quello che intende è che le idee di Greenway Group sono state ispirate e portate al successo dall'ambiente in cui la realtà è immersa. Ma possono essere di ispirazione per creare circoli virtuosi simili in ambienti differenti. L'importante è il presupposto di partenza:
l’uso sostenibile e rispettoso delle risorse naturali. Da qui si sviluppano poi il profitto e la redditività.