Da parte dei brand della moda si sta assistendo ad una maggior assunzione di responsabilità ambientale, con scelte aziendali che sfociano nell’attivismo green, al fine di ridurre l’impatto negativo sull’ambiente. Maggior attenzione quindi all’intera filiera di produzione, alla scelta dei materiali adottati spesso riciclati o proveniente da scarti, alle informazioni più trasparenti presenti sul prodotto e indirizzate al consumatore, attraverso anche l’uso di strumenti più innovativi, come sistemi di blockchain.
Fondata alla fine degli anni ’70
ABAFIL, è la capofila di
Abati Group (
https://abatigroup.it/) realtà italiana con sede a Bergamo, da oltre quarant’anni specializzata nella produzione di filati discontinui, che spaziano dalla tessitura per arredamento all'abbigliamento.
Da sempre attenta alla ricerca e allo sviluppo di filati tecnici innovativi, oggi l’attenzione dell’azienda
si sta rivolgendo verso la realizzazione di prodotti a basso impatto ambientale. Ne è un esempio l’ultima soluzione appena lanciata sul mercato. Si tratta di un filato
cotone riciclato certificato GRS che offre un effetto simile al lino.
Il nuovo prodotto si inserisce all’interno del percorso che l’azienda sta conducendo verso la produzione di filati sempre più attenti alla sostenibilità ambientale e che ha già visto il lancio del
cotone open end e del
poliestere ring pettinato, entrambi
riciclati e certificati GRS (Global Recycle Standard), una certificazione promossa da Textile Exchange, una delle più importanti organizzazioni non-profit internazionali per lo sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile. L’obiettivo con questo nuovo prodotto è quello di offrire una variante ai titoli 100% Lino Naturale.
Il nuovo filato effetto lino vuole diventare soprattutto una valida alternativa nell’ambito dell’interior design, ponendosi come scelta più sostenibile per tappeti,sedute, fodere e rivestimenti per pareti.