Covid, conto da 90 mln per i lavoratori del mondo agricolo
Coldiretti: "Poiché spesso in aree isolate e con ampi spazi all’aperto, le fattorie italiane sono forse i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di precauzione per difendersi dal contagio".
Autore: Redazione ImpresaGreen
Un conto da 90 milioni di euro per mascherine, gel e dispositivi di protezione anti contagio per chi lavora nei campi. E’ quanto stima la Coldiretti per l’ultimo trimestre del 2020 in riferimento al nuovo obbligo a livello nazionale di indossare le mascherine anche all’aperto con multe da 400 a mille euro per i trasgressori. I costi aggiuntivi per i protocolli di sicurezza adottati dalle aziende agricole – spiega Coldiretti – riguardano anche la cartellonistica interna, i termo scanner, i trasporti, la formazione, la rimodulazione degli spazi di lavoro per garantire le distanze di sicurezza. Una griglia di precauzioni che coinvolge oltre 970mila lavoratori del settore agricolo impegnati nelle stalle, nei campi, nella vendemmia, nella raccolta delle olive, nelle serre di frutta e verdura, negli agriturismi e nei vivai per garantire le forniture alimentari alle famiglie italiane. L’attenzione alla sicurezza – sottolinea la Coldiretti – ha permesso all’agricoltura di avere solo lo 0,1% delle 52209 denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail in Italia al 31 agosto 2020. Si tratta – evidenzia la Coldiretti – della percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività si sia verificata proprio nelle campagne mentre la percentuale in industria e servizi è del 98,7%.
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.