Apple ridurrà le sue emissioni del 75% e investirà per eliminare il restante 25 per cento della sua impronta di carbonio. L'obiettivo è
rendere la catena di fornitura e tutti i prodotti Apple carbon neutral entro il 2030. L'annuncio è parte dell'
Enviromental progress report presentato dall'azienda di Cupertino, in cui fissa l'ambizioso obiettivo di raggiungere la totale neutralità del carbonio entro il 2030.
Coinvolgere la catena di fornitura è d'obbligo, perché le operazioni aziendali interne di Apple sono già 100% carbon neutral. Apple
usa il 100% di energia rinnovabile per tutte le sue strutture e investe nella tutela e nel ripristino di aree forestali. Per migliorare questa posizione non resta che agire all'esterno.
Questo implica l'impiego di
materiali riciclati a basse emissioni di carbonio, il ricondizionamento dei prodotti e una progettazione basata sull'efficienza energetica. Nel rapporto, Apple specifica che "il Taptic Engine di iPhone 11, iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max è realizzato con elementi di terre rare riciclati al 100 percento". È una novità in campo smartphone, possibile grazie a "Dave", un robot che smonta il Taptic Engine degli iPhone per recuperare materiali chiave come il tungsteno, e consentendo il recupero dell'acciaio.
Presso il Material Recovery Lab di Austin, inoltre, è in corso un progetto in collaborazione con la Carnegie Mellon University per sviluppare altre soluzioni ingegneristiche.
Non è da escludere che rientri in ottica green anche la chiacchierata decisione di
vendere il prossimo iPhone senza caricabatterie. La stragrande maggioranza degli utenti possiede già un alimentatore, il secondo sarebbe uno spreco e andrebbe ad aumentare il volume dei rifiuti elettronici. Forse è anche questo quello che intende Apple affermando che il suo progetto carbon neutral coinvolgerà anche i consumatori.
Inoltre, Apple dovrà convincere i fornitori a utilizzare solo energia rinnovabile. Per ora sono 70 quelli che si sono allineati alla richiesta, l'obiettivo è di coinvolgere tutti. Secondo Tim Cook le soluzioni a tutela dell'ambiente possono essere "la base per una nuova era di potenziale innovativo, creazione di posti di lavoro e crescita economica durevole". È su questo punto che si farà leva per incassare il consenso dei fornitori.
I progressi compiuti nel 2019 sono notevoli: l'azienda ha ridotto la sua impronta di carbonio di 4,3 milioni di tonnellate e ha abbassato il suo fabbisogno di energia elettrica di quasi un quinto, risparmiando 27 milioni di dollari. Negli ultimi 11 anni, Apple sostiene di aver ridotto l'energia media necessaria per l'uso del prodotto del 73 per cento.
A latere, Apple ha anche incrementato il piano di investimenti in aziende di proprietà di minoranza e per affrontare il fatto che i rischi ambientali, il più delle volte, tendono a avere un impatto maggiore sui quartieri più poveri. Il piano fa parte dell'iniziativa Racial Equity and Justice da 100 milioni di dollari che l'azienda ha annunciato il mese scorso e che affronterà anche le questioni razziali, di uguaglianza economica e della riforma della giustizia penale.