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UE: entrate in vigore le nuove norme sui rifiuti elettronici

Al più tardi entro il 14 febbraio 2014 gli Stati membri saranno tenuti a modificare la legislazione nazionale in vigore in materia di RAEE per conformarsi alle nuove disposizioni dell'UE.

Redazione GreenCity

Sono entrate in vigore nuove norme sulla raccolta e il trattamento dei rifiuti elettronici (ossia i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, RAEE), che rientrano tra i flussi di rifiuti dal tasso di crescita più elevato e presentano un grande potenziale in termini di commercializzazione di materie prime secondarie. La raccolta sistematica e un corretto trattamento sono indispensabili per il riciclaggio di materiali come l'oro, l'argento, il rame e i metalli rari usati per la produzione di TV, computer portatili e telefoni cellulari.
Janez Potočnik, Commissario per l'Ambiente, ha dichiarato: "In un contesto di crisi economica e di aumento dei prezzi delle materie prime, rendere più efficiente l'impiego delle risorse vuol dire coniugare i vantaggi per l'ambiente e le opportunità di crescita innovative. Ora siamo chiamati ad attivare nuovi canali di raccolta per i rifiuti elettronici e a migliorare l'efficienza di quelli già operativi. Invito gli Stati membri ad allinearsi a questi nuovi obiettivi prima del termine ultimo di attuazione."
La direttiva introduce un obiettivo di raccolta pari al 45% delle apparecchiature elettroniche che si applicherà a partire dal 2016. In un secondo tempo, dal 2019, l'obiettivo salirà al 65% delle apparecchiature vendute, oppure all'85% dei rifiuti elettronici prodotti.
Gli Stati membri potranno scegliere liberamente quale tra questi due benchmark per la misurazione degli obiettivi adottare. A partire dal 2018 l'ambito di applicazione della direttiva attualmente ristretto sarà esteso a tutte le categorie di rifiuti elettronici, previo svolgimento di una valutazione d'impatto.
La direttiva fornisce agli Stati membri gli strumenti per contrastare con maggiore efficacia le esportazioni illegali di rifiuti. Le spedizioni illegali di RAEE costituiscono un problema grave, in particolare se dissimulate sotto forma di spedizioni legali di apparecchiature usate nell'intento di aggirare la normativa dell'UE sul trattamento dei rifiuti. La nuova direttiva imporrà agli esportatori di verificare il funzionamento delle apparecchiature e di documentare la natura delle spedizioni potenzialmente sospettate di essere illegali.

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Pubblicato il: 14/08/2012

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