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Paul Mc Cartney e Penelope Cruz insieme a Greenpeace per salvare l'Artico

Dal Summit della Terra di Rio, Greenpeace lancia la più grande campagna internazionale in difesa dell'Artico: www.SaveTheArctic.org.

Redazione GreenCity

Bandire le attività di estrazione offshore e i metodi di pesca distruttivi dalle acque artiche. Proteggere l'area disabitata attorno al Polo Nord e proibirne l'inquinamento.
È questo l'appello lanciato da Greenpeace, insieme alle star hollywoodiane e le altre personalità internazionali tra cui: Paul Mc Cartney, Penelope Cruz, Sir Richard Branson, Pedro Almodovar, Thom Yorke, Emily Blunt, Baaba Maal, Lucy Lawless, Javier Bardem, Dev Patel di Slumdog Millionaire e alcuni dei più famosi musicisti cinesi. E la lunga lista include nove premi Oscar, nove Golden Globe e quattro Grammy Award. 
I loro saranno i primi cento nomi che verranno inseriti nella capsula artica, il progetto lanciato oggi da Greenpeace al Summit di Rio. Quando un milione di altre persone aggiungeranno il loro nome alla lista dei paladini dell'Artico, Greenpeace darà il via a una spedizione per porre la capsula sul fondale del Polo Nord, a una profondità di 4 km dal ghiaccio artico. Il luogo sarà contrassegnato da una "Bandiera per il Futuro" disegnata dai bambini che hanno partecipato al concorso globale del movimento Girl Guide.


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L'appello di Paul McCartney
: "L'Artico è una delle regioni più belle e incontaminate al mondo, ed è in pericolo. Alcuni governi e compagnie vogliono aprire la strada alle perforazioni petrolifere e alla pesca industriale per fare all'Artico quello che hanno già fatto al resto del nostro fragile pianeta. È pura follia sperare di raggiungere i luoghi estremi del pianeta per trovare l'ultima goccia di petrolio quando le menti scientifiche più autorevoli ci stanno dicendo che dobbiamo abbandonare le fonti fossili per garantire un futuro ai nostri figli. In un preciso momento, in un luogo del mondo, dovremo prendere una posizione. Credo che il momento sia ora e il luogo sia l'Artico".



La vasta superficie attorno al Polo appartiene a tutti noi per due ragioni: è stata classificata dal diritto internazionale come zona di "Alto mare" e il suo fondale è stato dichiarato patrimonio comune dell'umanità. Tuttavia, a causa dell'innalzarsi delle temperature e dello scioglimento dei ghiacciai, gli Stati artici iniziano a rivendicare la proprietà del fondale per aprire le porte ai giganti del petrolio. La banchisa polare artica si è ridotta drammaticamente negli ultimi anni e, secondo gli scienziati, il ghiaccio del Polo Nord potrebbe presto scomparire.
Nelle prossime settimane Shell inizierà attività di estrazione esplorativa in due siti offshore dell'Alaska. Se dovesse riuscirci, la corsa al petrolio e al Polo subirà una brusca accelerazione. Anche il gigante petrolifero russo Gazprom quest'anno punta all'estrazione di petrolio offshore.
Per questo motivo Greenpeace invita i cittadini di tutto il mondo ad aderire alla campagna per salvare l'Artico, inserendo il proprio nome sul sito: www.SaveTheArctic.org.

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Pubblicato il: 21/06/2012

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