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WWF: "Basta con la pesca sconsiderata"

Il WWF presenta al Parlamento Europeo la petizione "More Fish" che ha già raccolto 100.000 adesioni. Obiettivo: 500.000 firme entro settembre.

Redazione GreenCity

Con la petizione WWF "More Fish" già vicina alle 100.000 firme, l'Associazione e i cittadini chiedono a gran voce al Parlamento Europeo di salvare pesci e pescatori, in una parola la pesca. 
"Secondo migliaia di cittadini europei il Parlamento Europeo non può fallire nel suo compito: la riforma della Politica Comune della Pesca deve essere drastica e risolutiva – ha detto  Marco Costantini, responsabile Mare del WWF Italia – Se l'Europa voterà per lo status quo, non riusciremo a salvare i nostri mari, i pesci, né il settore della pesca. Al contrario, una riforma nuova e ambiziosa potrà assicurare il recupero degli stock di pesce, migliori profitti e migliori posti di lavoro. Il nostro obiettivo è raggiungere le 500.000 firme entro settembre per dimostrare ai membri del Parlamento Europeo che i cittadini tengono a una pesca sostenibile e li ritengono responsabili della sua realizzazione."

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La Commissione Europea ha inviato la sua proposta di riforma della pesca al Parlamento Europeo l'estate scorsa perché sia vagliata e adottata. La proposta verrà discussa ampiamente nei prossimi mesi.
Il WWF consegnerà tutte le firme raccolte con la petizione a settembre, prima di un importante voto plenario sulla Riforma della Politica Comune della Pesca, previsto per il 12 settembre. 
Le migliaia di cittadini che hanno firmato la petizione del WWF "The ‘More Fish' Petition" chiedono al presidente e ai membri del Parlamento Europeo di: 

- fermare la gestione a breve termine della pesca, promuovere una gestione che assicuri che la pesca venga gestita a livello di bacino, il tutto per determinare nel piu' breve tempo possibile il recupero degli stock 
- fermare lo spreco economico e di specie predisponendo una serie di regole per fare in modo che i pescatori peschino solo quello che vogliono 
- fermare la pesca eccessiva e sconsiderata applicando le regole europee anche a quei pescherecci europei che pescano in acque internazionali e nel mondo intero.

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Pubblicato il: 29/02/2012

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