Greenpeace ha lanciato l'allarme di seria emergenza ambientale, in pieno Santuario dei Cetacei, che riguarda la tragedia del "
Costa Concordia".
La nave da crociera contiene infatti migliaia di tonnellate di carburante e, forse, tonnellate di altre sostanze pericolose come
lubrificanti, vernici, sostanze clorurate e amianto.
Nelle cisterne della nave ci sarebbero circa 2.400 tonnellate di carburante. Greenpeace ricorda come lo "sversamento di solo tre/quattrocento tonnellate di carburante dal
portacontainer RENA, in Nuova Zelanda, ha ucciso circa 20 mila uccelli marini e inquinato decine di chilometri di costa".
Per questo motivo Greenpeace chiede che venga messo a punto e attuato con urgenza
un piano per lo svuotamento delle cisterne di carburante della nave e quindi la rimozione della medesima.
Lo svuotamento delle cisterne, che potrebbe essere complicato se il carburante – a causa delle basse temperature – avesse assunto una consistenza semi-solida, deve essere avviato immediatamente, prima che eventuali mareggiate infliggano danni strutturali al relitto, causando la dispersione del carburante.
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