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Studio Bernoni: difficile per l'UE ridurre consumi energetici

Una ricerca dello Studio Bernoni ritiene irraggiungibile l'obiettivo UE di ridurre del 20% i consumi energetici entro il 2020.

Redazione GreenCity

Secondo un'elaborazione condotta dallo Studio Bernoni Professionisti Associati – specializzato nell'attività di consulenza tributaria, societaria e di corporate finance – in collaborazione con il Professor Maurizio Fauri, docente di Sistemi Elettrici per l'Energia all'Università di Trento e Presidente di Polo Tecnologico per l'Energia, l'attuale trend, in assenza di un ulteriore impegno da parte degli Stati Membri,  consentirebbe di ridurre solo del 10% i consumi globali di fonti energetiche entro il 2020 contro il -20% stabilito dalla direttiva della Commissione Europea.
Lo studio, condotto in occasione del lancio di "Good Energy Award 2012"il primo riconoscimento nazionale dedicato alle imprese che operano nel settore delle energie da fonti rinnovabili promosso dallo Studio Bernoni e giunto quest'anno alla sua terza edizione - analizza la normativa europea e domestica a supporto degli interventi di efficienza energetica.
Il 5 giugno 2009, la Commissione ha delineato una politica comune attraverso degli obiettivi da raggiungere entro il 2020, provvedimenti noti come "20-20-20": riduzione dell'entità dei consumi globali di fonti energetiche (-20%), riduzione delle emissioni di gas capaci di alterare il clima (-20%), aumento della presenza di fonti rinnovabili nel consumo finale di energia (+20%). L'implementazione del primo obiettivo, l'unico non vincolante fra i tre, comporterà una riduzione del consumo di energia di 368 milioni di Tep (tonnellate equivalente petrolio) a fronte di un consumo stimato nel 2020 di 1.200 mln di Tep.
Per l'Italia questo comporterebbe un risparmio di 15.88 mln di Tep a fronte di un consumo di 190 mln di Tep calcolato ad oggi, risparmio di cui il 55% deriverebbe dalla riduzione dell'utilizzo del gas naturale.

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Pubblicato il: 05/01/2012

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