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L'elettrodotto Chignolo Po - Maleo unirà Pavia e Lodi

Con la sostituzione dei vecchi tralicci l'ambiente potrà godere di molti vantaggi, come la sensibili riduzione delle emissioni di CO2.

Redazione Green

Oltre il 70% del tracciato del nuovo elettrodotto realizzato con sostegni tubolari "monostelo" a ridotto impatto ambientale, più di 25 milioni di euro l'anno di risparmio per il sistema elettrico nazionale, più energia per 400 megawatt ed oltre 250 milioni di euro di investimento.  
Questi i numeri della nuova linea elettrica aerea tra Pavia e Lodi, la prima rete dell'energia sostenibile in Lombardia, in fase avanzata di realizzazione tra le stazioni elettriche di Chignolo Po (PV) e Maleo (LO). 
A fronte della costruzione di 24 km di nuova rete, spariranno 64 km di vecchie linee esistenti per un totale di 225 vecchi tralicci: per ogni km di nuova linea aerea, 3 km di vecchi elettrodotti verranno dismessi. Complessivamente, l'opera di riassetto della rete nell'area interessata consentirà il recupero di 80 ettari di territorio e di 2000 tonnellate di materiale, nonché la riduzione delle emissioni di CO2 per circa 150 mila tonnellate all'anno. 
Dopo l'elettrodotto "San Fiorano-Robbia"  tra Italia e Svizzera – completato nel 2005 - e la linea "Turbigo-Rho" (2006) alle porte di Milano – operativa dal 2006 - è stata presentata oggi un'altra importante infrastruttura per il trasporto dell'energia elettrica in Lombardia che darà una marcia in più alla rete in un'area nevralgica del Paese, snodo cruciale del Centro Europa.  
Il progetto e i lavori sono stati illustrati nella  stazione elettrica Terna di Chignolo Po, presenti all'incontro il Presidente Luigi Roth e il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia, che ha concluso i lavori. L'elettrodotto sarà completato entro la fine del 2011, con 6 mesi di anticipo rispetto alla tabella dimarcia iniziale.  
I lavori entrano in questi giorni in una fase importante: prenderà il via, infatti, il montaggio dell'ultimo tratto della linea elettrica che sarà realizzato interamente con pali "monostelo" speciali, ideati da Terna. Si tratta di sostegni ad alte prestazioni utilizzabili anche su tratti non rettilinei e su terreni impervi o montuosi: un primato internazionale e di eccellenza tecnologica.
Oltre ad un ingombro al suolo inferiore di 15 volte rispetto quello dei tralicci classici, questi sostegni offrono un minor impatto visivo, maggiore velocità di montaggio, più sicurezza per le persone che vi operano perché vengono montati utilizzando soltanto apparecchiature meccaniche riducendo o eliminando i lavori in quota. 
L'opera è destinata a rendere più efficiente il sistema elettrico in un'area nevralgica del Paese, che rappresenta da sola il 20% dell'intero fabbisogno nazionale, nonché polmone industriale tra i più importanti d'Italia e snodo cruciale del centro Europa.
L'infrastruttura favorirà anche la crescita economica: 100 le persone occupate ogni giorno nei  cantieri per circa un anno e mezzo, e 18 le imprese coinvolte nei lavori

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Pubblicato il: 26/07/2011

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