Daniel Nocera,
professore del MIT, ha presentato al 241esimo meeting nazionale dell'American Chemical Society ad Anaheim, in California, la
foglia artificiale creata dal suo team, che è in grado di
scindere l'acqua in idrogeno ed ossigeno, da utilizzare in una cella combustibile per produrre energia elettrica.
L'idea di sfruttare il naturale
processo di fotosintesi clorofilliana per produrre energia non è nuovo al mondo della scienza e già alcuni anni fa John Turner, ricercatore del «U.S. National Renewable Energy Laboratory» di Boulder, in Colorado, presentò un progetto simile, che però aveva degli elevati costi.
L'invenzione di Nocera, invece, ha
dimensioni ridotte, circa quelle d'una carta da poker, e
costi limitati. Per la sua costruzione utilizza materiali "economici", come nichel e cobalto, i quali permettono anche d'accelerare i processi.
Nelle intenzioni del suo ideatore questa tecnologia dovrebbe essere di
grande aiuto per le zone meno sviluppate del mondo, dove non è difficile incappare in villaggi estremamente isolati, che grazie a questo sistema potrebbero autoprodurre la propria energia mediante l'acqua ed il sole; qualcuno, per queste ragioni, ha già iniziato a definirlo come uno dei "Santi Graal" della scienza.
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