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Giappone, problemi al reattore tre di Fukushima nove i contaminati

L'Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare ha segnalato un altro problema al reattore tre dell'impianto Fukushima, già danneggiato dall'esplosione al reattore numero uno. Il sistema di raffreddamento ha avuto un problema tecnico e ora sono già nove le persone contaminate.

F. Merli

L'Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare ha segnalato un altro problema al reattore tre dell'impianto Fukushima, già danneggiato dall'esplosione al reattore numero uno. Il sistema di raffreddamento di Fukushima 3 ha avuto un problema tecnico e sono già nove le persone contaminate.
Nel frattempo le autorità giapponesi stanno tentando un soluzione senza precedenti per raffreddare il reattore numero 1 della centrale nucleare di Fukushima: usare l'acqua di mare per raffreddare il modulo di contenimento del reattore.
Il calo del liquido all'interno del reattore, causato dal devastante terremoto di magnitudo 8,9 e il conseguente tsunami, ha fatto impennare la temperatura interna del reattore. Questo ha provocato un accumulo di vapore radioattivo che è stato gradualmente eliminato attraverso le valvole di emergenza.
L'incidente nucleare avvenuto sabato mattina alle ore 10 (ora italiana) nella centrale di Fukushima 1, in Giappone, è stato valutato a livello 4 su una scala di 7. Lo ha affermato l'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare e industriale.
Per avere un confronto diretto il disastro nucleare di Cernobyl, nel 1986, fu valutato di livello 7, mentre l'incidente del 1979 a Three Mile Island di livello 5.
Per la centrale di Fukushima Daiichi, vicino alla città di Okuma, a circa 250 km da Tokyo, sembrava volgere verso il peggio. Prima danneggiata dal terremoto e poi senza le necessaria forniture d'acqua per il raffreddamento del nocciolo del reattore (la diga che serviva la centrale era crollata a causa del terremoto). Di fatto l'impianto nucleare di Fushima Daiichi era entrato in crisi.
Sabato mattina poco dopo le ore 10 (ora italiana) si era verificata un'esplosione, causata da una breve esposizione del nocciolo all'aria aperta mentre i tecnici cercavano disperatamente di alzare il livello dell'acqua di raffreddamento.
L'esplosione aveva anche costretto i tecnici a rilasciare una piccola quantità di vapori radioattivi all'esterno del reattore, per cercare di controllare la pressione. Ecco il video che mostra le fasi dell'esplosione: 
Già lo stesso giorno del terremoto - venerdì 11 marzo - era stata registrata attività radioattiva superiore ai limiti, tanto da indurre il governo ha decretare l'obbligo di evacuazione per un raggio di dieci chilometri. Le cifre ufficiali stimano che almeno 45mila persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni per motivi di sicurezza.
A causa del'esploisione il tetto e parte delle mura dell'edificio sono crollate e alcuni operai sarebbero rimasti feriti. Le autorità hanno misurato il livello di radiazione all'entrata dell'impianto di Fukushima-Daiichi alle 15,29 (ora giapponese) e hanno ammesso che se popolazione fosse esposta a questo livello di radiazioni per un'ora riceverebbe la stessa quantità di radiazioni che si assume normalmente in un anno.
Le squadre di emergenza stanno pompando acqua all'interno del reattore e il livello delle acque sta risalendo, secondo un operatore della Tokyo Electric Power Co. (TEPCO), che gestisce l'impianto.
Un portavoce TEPCO ha riferito che la società ritiene che il reattore non sia sul punto di fondere o di rompersi e che i lavoratori stanno cercando di alzare il livello dell'acqua.Il governo però assicura: "Non è esploso il reattore".
lnfatti il vicesegretario di gabinetto giapponese per i rapporti con il pubblico, Noriyuki Shikata ha dichiarato che l'esplosione "è stata causata da un accumulo di idrogeno combinato con l'ossigeno nello spazio fra il container e la struttura esterna. Il container non è stato danneggiato".
Nel frattempo YouTube è stato inondato di video che testimoniano la tragedia del paese del sol levante. Eccone alcuni dei più spaventosi:














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Pubblicato il: 13/03/2011

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