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Franco Battaglia: Il fotovoltaico è una frode, vende illusioni

"Il fotovoltaico è una frode, vende illusioni". Duro attacco di Franco Battaglia ai sostenitori dell'energia dal sole nel corso di un evento milanese dedicato al futuro dell'energia.

Franco Cavalleri

"Il fotovoltaico è una frode, vende illusioni". È categorico Franco Battaglia, ordinario di Chimica fisica dei materiali, delle superfici e delle interfasi, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, autore di numerosi libri sull'energia nucleare e opinionista de Il Giornale in materia di energia e clima. L'abbiamo intervista durante i lavori per il convegno Scegliere energia e fonti rinnovabili (il futuro dell'energia, l'energia del futuro), a Milano, in cui, tra l'altro, si è duramente scontrato con una metà del pubblico, che hanno contestato le sue opinioni fortemente contrarie alle energie cosiddette alternative. L'altra metà si è sollevata in suo favore, e la situazione ha rischiato di uscire dai binari della correttezza, al punto che Stefano Agnoli, coordinatore della serata, ha dovuto richiamare all'ordine tutti i presenti perché consentissero il proseguimento dei lavori.
"Il fotovoltaico è fraudolento – ci spiega – perché tace sulle difficoltà tecniche e tecnologiche che l'accompagnano e sui veri costi che questi sistemi comportano".
Uno dei principali argomenti a sostegno del fotovoltaico è la enorme quantità di energia i cui il Sole ci fa gradito dono tutti i giorni. "Basterebbe attrezzarsi per raccoglierla ed anche una minima quantità di questa energia basterebbe per soddisfare la fame di energia del mondo", dicono gli ambientalisti.
"Non è di questo che abbiamo bisogno", risponde Battaglia. "Il problema non è la quantità di energia che il Sole manda sulla Terra, ma la sua disponibilità".
In parole povere ai consumatori domestici. asgli artigianii, ma anche al grande industriale che devo far lavorare le macchine 24 ore al giorno per tenere il passo dei concorrenti asiatici, interessa poco sapere da quale fonte di energia arriva la corrente che fa girare la lavatrice, il tornio, la catena di montaggio, i computer che governano e controllano i processi industriali. A loro interessa che quando ne hanno bisogno e premono il tasto On, la corrente ci sia.
"E né il sole, né il vento sono in grado di dare loro questa sicurezza". L'eolico è imprevedibile per definizione - "Il vento c'è quando vuole lui, non possiamo programmarne la presenza, e nemmeno la forza" - il sole è prevedibile, ma nel senso che "siamo sicuri che dal tramonto all'alba non c'è, ed i nostri pannelli sono del tutto inutili".
La sola fonte di energia in grado di assicurarci la disponibilità di corrente elettrica, sempre e comunque e con grande abbondanza, è il nucleare.
"Una centrale nucleare costa 3 miliardi. Per produrre una pari quantità di energia serve costruire centrali fotovoltaiche per una spesa di 60 miliardi. Venti volte di più. Nessuno, però, dice mai queste cifre".
Il grande vantaggio del fotovoltaico, e di tutte le fonti alternative di energia, è il loro rispetto dell'ambiente e il fatto che contribuiscono a ridurre le emissioni di biossido di carbonio, il CO2.
"Kioto vuole ridurre del 6% le emissioni di CO2. L'Europa vuole arrivare addirittura al 20% di riduzione. Ma la scienza non si fa con la lima. La realtà è che le 450 centrali nucleari del mondo producono 350GW, che comportano una riduzione del 6% della quantità di CO2. Basterebbe raddoppiare la produzione da centrale nucleare per raggiungere gli obiettivi di Kioto. Per il 20% di riduzione che vuole raggiungere l'Europa, occorrerebbe invece un aumento di 3-4 volte dell'attuale produzione da centrale nucleare".
E con le altre fonti di energia?
"I costi sarebbero proibitivi: se, come detto, a parità di energia prodotta una centrale fotovoltaica costa venti volte una centrale nucleare, basta fare qualche calcolo per capire quanto occorrerebbe investire per arrivare ai 350GW di energia che servono per sostituire le centrali nucleari".


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Pubblicato il: 21/11/2010

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