▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...
Logo ImpresaGreen.it

Uno studio di Siemens analizza Milano "in chiave green"

Siemens ha presentato ieri il primo rapporto sulla sostenibilità ambientale relativo alla città di Milano. Punti di forza: gestione dei rifiuti e trasporti. Le criticità riguardano soprattutto la qualità dell'aria e la gestione del verde pubblico. All'evento ha partecipato anche il sindaco Moratti.

Giulio De Angelis

Nell'affascinante cornice della Sala Alessi a Palazzo Marino, Siemens Italia ha presentato ieri in anteprima assoluta i risultati del rapporto sulla sostenibilità ambientale delle principali città italiane, illustrando nello specifico la situazione della città di Milano. Tra le personalità intervenute all'evento c'era il Sindaco Letizia Moratti, Antonio Acerbo  (Direttore Generale del Comune di Milano), Giovanni Azzone (Rettore del Politecnico di Milano), Andrea Castoldi (Marketing manager Istituto Piepoli) e Federico Golla (Amministratore Delegato di Siemens Italia).
Il rapporto "Città sostenibili: Milano" di Siemens Italia è stato realizzato dall'Istituto Piepoli con il patrocinio del Comune di Milano. A tal proposito il Sindaco Moratti ha voluto sottolineare l'importanza dello studio perchè "nel campo della sostenibilità ambientale la collaborazione con le imprese è molto importante per indirizzare le politiche future, in quando consentono di mettere in evidenza le criticità e di consolidare i punti di forza".  
La ricerca commissionata da Siemens non solo fotografa l'attuale situazione del capoluogo lombardo in termini di infrastrutture e soluzioni per la tutela del territorio, ma fornisce anche indicazioni per il suo futuro attraverso svariate categorie prese in considerazione. E il ritratto di Milano che emerge mostra in sintesi risultati di eccellenza per la gestione dei rifiuti e i trasporti, altissima qualità delle strutture ospedaliere sia pubbliche che private e valori allineati alla media nazionale per quanto riguarda gli indicatori del consumo energetico. 
"Nella lotta al cambiamento climatico il ruolo delle città, in cui ormai vive oltre la metà della popolazione mondiale, è sempre più rilevante: il 75% dei consumi di energia e l'80% delle emissioni di gas serra derivano dalle aree urbane, - spiega Federico Golla, amministratore delegato di Siemens Italia. - In questo scenario è importante non solo conoscere le principali sfide legate alla tutela del territorio, ma anche essere in grado di proporre soluzioni che possano assicurare tre obiettivi centrali: la qualità della vita per i cittadini, la competitività e lo sviluppo sostenibile".

[tit: Il rapporto "Città sostenibili: Milano"] 

uno-studio-di-siemens-analizza-milano--1.jpg

Il rapporto "Città sostenibili: Milano" di Siemens Italia ha analizzato i risultati ottenuti dalla città in otto diverse categorie: emissioni CO2, consumo energetico, efficienza edifici e green hospital, trasporti, acqua, raccolta rifiuti, qualità dell'aria e politiche di gestione del verde ed in una seconda fase sono state somministrate una serie di interviste personali ad opinion leader e rappresentanti degli enti istituzionali locali operanti nella città.
In termini di produzione di CO2 la città di Milano si presenta con una situazione molto critica dovuta, secondo lo studio: 
- alla notevole urbanizzazione dell'area metropolitana che, come visto, propone una densità abitativa notevolmente superiore alla media nazionale; 
- alla caratteristica dell'hinterland milanese che, oltre ad essere senza soluzione di continuità adiacente al Comune di Milano, è ancora molto industrializzato e quindi causa, indirettamente, una persistente immissione di anidride carbonica nell'area urbana.Per cercare di risolvere il problema, tra le tante iniziative l'Amministrazione milanese, in accordo con Provincia e Regione o tramite le stesse: 
- ha aderito, nel 2009, al "Patto dei Sindaci" che impegnerà Milano, unilateralmente entro il 2020, a ridurre le proprie emissioni di CO2 di almeno il 20% rispetto ai valori del 1990; 
- ha redatto, come imposto dall'adesione al "Patto dei Sindaci", il Piano di Azione per l'Energia Sostenibile - PAES, nel quale sono indicate le misure e le politiche concrete che dovranno essere realizzate per raggiungere gli obiettivi indicati; 
- mentre alla Provincia di Milano, tramite un accordo di partenariato con la Direzione Generale Energia e Trasporti della Commissione Europea (DG TREN), "è stato riconosciuto ufficialmente il compito di supporto tecnico e di guida strategica ai Comuni che hanno aderito al Patto dei Sindaci ma che non hanno la capacità e/o le risorse per ottemperarne i requisiti come la stesura del PAES". 

[tit: Consumo energetico, efficienza edifici e green hospital] 
uno-studio-di-siemens-analizza-milano--2.jpg

Analizzando gli indicatori che si riferiscono al consumo energetico, il Comune di Milano presenta valori allineati alla media nazionale, di conseguenza l'indice di sostenibilità ambientale non si discosta dalla media italiana. 

uno-studio-di-siemens-analizza-milano--3.jpg

Nel Comune di Milano, sono in atto da qualche tempo anche una serie d'iniziative volte alla progressiva sostituzione dei sistemi di riscaldamento centralizzati a gasolio con quelli a metano. Si stima che gli impianti a gasolio siano quasi 7.000, su 30.000 impianti complessivi censiti nel capoluogo lombardo (Fonte: CURIT), quindi un buon 23%, che però si sta progressivamente riducendo.Per gli edifici comunali, secondo il Comune, "entro il 2012 l'Amministrazione procederà alla conversione di tutti i 99 impianti pubblici alimentati ancora a gasolio: 70 passeranno al metano, 29 al teleriscaldamento".
Secondo il PAES, per il 2020 la campagna di sostituzioni dovrebbe portare a un abbattimento potenziale di 54 ktonCO2/anno con un costo medio di abbattimento pari a -396€/ tCO2.  
Nell'area riguardante l'efficienza energetica degli edifici, la città di Milano presenta valori discordanti: da un lato una quota di abitanti serviti dal teleriscaldamento significativamente superiore alla media nazionale, dall'altra una quota di pannelli solari (termici o fotovoltaici), installati negli edifici pubblici, inferiore alla media. Ne consegue un indice di sostenibilità ambientale che tendenzialmente si colloca al di sotto della media italiana.
Entro il 2012, A2A si è impegnata a sviluppare il "Piano teleriscaldamento a Milano" con un aumento di 720 MWt, equivalenti a più 360.000 abitanti, ossia a 27 milioni di m3 in più. Per il 2020 l'obiettivo è di aumentare ulteriormente gli abitanti serviti portandoli a 730 mila mediante una potenza termica allacciata di 1.450 MWt. In termini di abbattimento di CO2 si tratterebbe di circa 73 ktonCO2/anno con un costo medio di abbattimento pari a -40€/ tCO2. A tal proposito il Sindaco Moratti ha sottolineato che "circa 250.000 famiglie sono state collegate al teleriscaldamento, con un risparmio che oscilla tra i 400 e i 1000 euro annui a famiglia".
Circa i Green Hospital e la sostenibilità ambientale degli ospedali, Milano presenta una situazione assolutamente virtuosa con strutture sia pubbliche, sia private di altissima eccellenza che operano già da tempo in regime di sostenibilità ambientale, specie nelle aree ristrutturate degli ospedali di Niguarda e San Raffaele.In particolar modo, tra i tanti, si distinguono due nuovi progetti: 
- il Cerba (Centro europeo di ricerca biomedica avanzata) che dovrebbe integrarsi in modo armonico all'interno del parco agricolo per una superficie complessiva di 620.000 m2, con un'architettura che massimizza il risparmio energetico, e un'area verde riqualificata e importante per estensione, tanto da occupare la metà di tutto il complesso ospedaliero (310.000 m2); 
il Mario Negri con la nuova sede, inaugurata nel 2007, in Milano Bovisa, che si estende per circa 25.000 m2 di superficie e ospita laboratori che sviluppano nuove linee di ricerca.

[tit: Trasporti]


uno-studio-di-siemens-analizza-milano--9.jpgIl trasporto pubblico è una delle eccellenze del capoluogo lombardo; l'adesione dell'Atm (Azienda Trasporti Milanesi) alla Campagna europea per l'energia sostenibile (Sustainable Energy Europe) ha dato alla città un servizio non solo efficiente, ma anche e soprattutto ecocompatibile.
Già nel 2008 i servizi pubblici meneghini hanno trasportato circa 650 milioni di passeggeri, facendo percorrere ai suoi mezzi la cifra astronomica di 146.744.780 di chilometri. La densità delle reti di trasporto è ampiamente al di sopra della media italiana, per ogni 100km² infatti Milano registra indici estremamente positivi con un punteggio di 52 per quanto riguarda le ferrovie contro il 18 della media, vantaggi enormi anche per le reti metropolitane con una densità di 28 contro 0,6 e delle linee tramviarie (98 vs 1,6) rispetto alle altre città italiane.
Altro dato positivo che conferma l'eccellenza milanese è il numero di passeggeri annui trasportati dai mezzi pubblici per abitanti: 694 rispetto ad una media nazionale di 88. All'avanguardia l'idea di tornare alla piena navigabilità dei navigli con natanti alimentati ad energia alternativa, soluzione che già da un anno è in via di sperimentazione sulla tratta di canale tra Milano e Trezzano, con lo scopo di dare ai visitatori e cittadini la fotografia di una città diversa, lenta, romantica e quindi affascinante ed attraente.
Il Sindaco Moratti ha sottolineato che il trasporto pubblico sarà uno dei punti sui quali si focalizzerà l'azione dell'Amministrazione nei prossimi anni, e che è già messo in pratica dallo sviluppo della linea metropolitana i cui lavori "saranno completati entro aprile 2015".
Inoltre il Sindaco ha parlato del nuovo servizio di trasporto pubblico personalizzato che è in via di sperimentazione in due zone della città e che prevede "la possibilità per i cittadini dalle dieci di sera di prendere un bus-navetta che li accompagni fino a casa al prezzo di un normale biglietto Atm".
Inoltre il Sindaco ha voluto sottolineare l'efficacia dell'Ecopass che ha determinato soprattutto un cambiamento nel parco veicoli. "Prima dell'entrata in vigore dell'Ecopass il 60% dei veicoli erano inquinanti, 40% erano meno inquinanti: con l'Ecopass la percentuale si è invertita, ha dichiarato il Sindaco.

[tit: Acqua e raccolta rifiuti]

Gli indici di sostenibilità ecologica riferiti all'acqua evidenziano una situazione tendenzialmente migliore rispetto alla media italiana, soprattutto per le contenute perdite della rete idrica milanese rispetto alla media nazionale.
Il servizio idrico a Milano è gestito da MM (Metropolitana Milanese), soggetto interamente pubblico. Perciò l'acqua del capoluogo lombardo, a differenza di quanto accade in altre grandi città italiane dove la gestione è affidata a imprese private, è controllata interamente dal Comune. 
Al fine di promuovere il consumo di acqua potabile, il comune di Milano ha aderito alla campagna nazionale di sensibilizzazione denominata "in Borraccia!" che, con l'utilizzo di borracce in alluminio riciclabile al posto delle bottiglie di plastica più inquinanti e meno riciclabili, si propone di comunicare la qualità e la bontà dell'acqua cittadina.
Questa iniziativa che è stata collegata al censimento delle 418 "vedovelle" milanesi - come sono chiamate tradizionalmente le fontanelle sparse in città per il filo d'acqua continuo che ricorda il pianto delle vedove - ha permesso di promuovere non solo la qualità dell'acqua milanese, ma anche la sua estesa e capillare fruibilità. 
La gestione dei rifiuti nel rapporto Siemens viene considerato come uno dei punti di forza del capoluogo lombardo. Milano è una delle poche città in Europa nelle quali è stato attivato su tutto il territorio un sistema di raccolta differenziata "porta a porta". Trend positivo che trova riscontro in tutta la regione, infatti, i rifiuti urbani avviati ad impianti di recupero per i comuni capoluogo di provincia sono 240 Kg per abitante rispetto ai 133 della media nazionale; la raccolta differenziata raggiunge il 36% rispetto al 29% della media nazionale e la quantità di rifiuti avviati in discarica è pari a 0.  

uno-studio-di-siemens-analizza-milano--5.jpg

[tit: Qualità dell'aria]


uno-studio-di-siemens-analizza-milano--2.jpgUna criticità è rappresentata dalla qualità dell'aria in quanto tutti gli indicatori riferiti all'inquinamento sono al di sopra della media nazionale. Quasi tutti gli opinion leader intervistati per il rapporto sono d'accordo che l'inquinamento dell'aria è determinato da una serie di fattori concomitanti, come quelli:
- climatico, la posizione di Milano è stata definita "la più sfortunata d'Europa" per la scarsa ventosità all'internodel "catino" della Val Padana, con l'aggravante che gli inverni freddi rendono indispensabile l'utilizzo di sistemidi riscaldamento anche per molte ore della giornata;
- logistico, legato al traffico commerciale su gomma che pesantemente inquina tutta la città. Infatti, entro unraggio di 45 km da Milano, ha sede il 90% delle superfici logistiche a uso terzi, comprese le 34 basi dei grandimarchi della grande distribuzione alimentare e non. "Le merci trasportate (93 milioni di tonnellate l'anno) viaggiano soprattutto su strada (48%) o via mare (42%) - tramite Genova che comunque va raggiunta via terra- mentre percentuali inferiori raccolgono le ferrovie (9%), e gli aerei via Malpensa (1%)" (fonte: Camera di Commercio, Sole 24 Ore);
- trasportistico, soprattutto connesso al pendolarismo, causato "da un'infelice distribuzione urbanistica che costringe centinaia di migliaia di persone (circa 800.000) a mettersi in viaggio ogni giorno per raggiungere il posto di lavoro".
Tuttavia il rapporto dell'Amat riferito al consolidato 2010 (fino a settembre) evidenzia un miglioramento complessivo e tendenziale negli ultimi tre anni del livello di PM10: i giorni di superamento della media di 50 microgrammi/m3 sono infatti nettamente inferiori rispetto agli anni scorsi (69 giorni nel 2008, 60 giorni nel 2009 e, quest'anno, 53 giorni).  
Questo grazie a una serie di iniziative che il Comune, la Provincia di Milano e la Regione Lombardia, hanno messo in campo. Tra le più significative: 
- nel 2008 è stato istituito il sistema di accesso Ecopass che delimita l'area dei bastioni con 43 varchi elettronici muniti di telecamera. 
- nel 2009 sono ritornate, tramite un accordo denominato "Uniti contro lo smog" tra il Sindaco di Milano e i Sindaci delle principali città dell'Italia settentrionale - le domeniche a piedi che, per lo più, hanno avuto "come principale intento quello di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni nazionali sul problema dell'inquinamento, piuttosto che contribuire concretamente a risolvere lo stesso"; 
- sempre nel 2009, la Regione Lombardia ha attuato un piano di incentivi per promuovere l'installazione di filtri antiparticolato nelle auto diesel, per la rottamazione dei vecchi ciclomotori, per rinnovare il parco taxi, per l'acquisto di auto a basso impatto ambientale, per un totale di 15 milioni di Euro; 
- un piano d'azione per prevenire e contenere episodi acuti di inquinamento atmosferico, in particolare quello da polveri sottili (PM10), nel periodo invernale, che prevede come principale misura il fermo programmato dei mezzi più inquinanti.

[tit: Politiche di gestione del verde]

uno-studio-di-siemens-analizza-milano--1.jpgI dati che si riferiscono alla disponibilità di verde pubblico urbano si presentano discordanti: infatti, se da un lato Milano presenta una disponibilità di verde urbano significativamente inferiore alla media nazionale, anche perché influenzato dal numero di abitanti, dall'altro la densità di verde urbano si colloca sopra la media, 12% contro l'8%. Oggi la percentuale di superficie occupata dal verde è il 12%, mentre 20 anni fa era a malapena il 6%.
Per il futuro si sta programmando un'operazione di ristrutturazione e vera e propria del verde pubblico. Tra le opere previste:
- la realizzazione "di una rete di percorsi pedonali e ciclabili di circa 70 km in modo da collegare tra loro i diversi parchi esistenti e creare così una vera corona verde cittadina, i cosiddetti Raggi verdi";
- la bonifica dei laghetti interni dei parchi che attualmente non sono sufficientemente curati;
- la riqualificazione del verde urbano con nuove piantumazioni di piante anallergiche, in sostituzione di quel verde che crea allergia come gli alberi di pioppi.
Si tratterebbe insomma di un intervento di riorganizzazione e collegamento dei diversi parchi che delimitano la città, che il Comune vorrebbe rinfoltire con la "piantumazione di 500.000 nuovi alberi entro i prossimi cinque anni, intervenendo non solo sulle aree verdi già esistenti o in corso di realizzazione, ma anche su strade, fermatedi autobus e tram, parcheggi e tutti gli spazi aperti dove ve ne sarà necessità".

[tit: Conclusioni] 
Dalla ricerca emerge quindi una tensione costante della città di Milano verso le tematiche legate all'ecologia e all'ambiente, con un profilo più che positivo per la gestione dei rifiuti e i trasporti, più critico riguardo qualità dell'aria e gestione del verde pubblico, situazione comunque giustificata dalla collocazione geografica della città e dalla crescita demografica degli ultimi anni, mentre punto di forza rimane la coscienza ecologica già matura nei milanesi.
L'EXPO 2015 rappresenta senza dubbio una grande opportunità, che porterà finanziamenti necessari a molte opere infrastrutturali, rendendo Milano attrattiva in termini non solo di lavoro, ma anche di insediamento abitativo e dunque fonte di ricchezza sociale, culturale e famigliare. 
Al fine di descrivere in modo sintetico la situazione nel capoluogo lombardo, sui suoi attuali punti di forza/debolezza e sulle sue future minacce/opportunità, il rapporto Siemens presenta il seguente schema riepilogativo:

uno-studio-di-siemens-analizza-milano--8.jpg

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaGreen.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Pubblicato il: 11/11/2010

Tag: