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Paesi in via di sviluppo, in aumento i rifiuti elettronici

I paesi in via di sviluppo vedranno nei prossimi dieci anni un consistente aumento dei volumi di rifiuti elettronici. Un rapporto dell'Onu pone l'accento sul problema dei metodi di smaltimento.

Redazione GreenCity

Secondo un recente rapporto dell'Onu, i rifiuti derivanti da materiali elettronici sono destinati ad aumentare in modo consistente nei paesi in via di sviluppo.
Nei prossimi dieci anni, tra gli altri, l'India vedrà una crescita dei volumi pari al 500% rispetto al 2007, la Cina ed ilSud Africa del 400%.
Il rapporto, diffuso a Bali dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Pnua) e realizzato in collaborazione con l'agenzia svizzera per l'ambiente, pone l'accento sul problema dello smaltimento: spesso in questi paesi i rifiuti sono bruciati impropriamente, liberando nell'atmosfera tossine dannose.
Achim Steiner, direttore esecutivo del Pnua, ha commentato: "Questo rapporto sottolinea l'urgenza di definire un processo ambizioso, formale e regolato per la raccolta e la gestione dei rifiuti elettronici grazie alla creazione in Cina di grandi ed efficienti complessi creati ad hoc".
A livello globale, i maggiori produttori di rifiuti elettronici al mondo sono gli Stati Uniti (3 milioni di tonnellate), seguiti dalla Cina (2,3 milioni di tonnellate solo di produzione interna). 
Secondo Konrad Osterwalder, rettore dell'università delle Nazioni Unite, tali rifiuti potrebbero anche tramutarsi in un'ottima opportunità economica, se sfruttati correttamente.

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Pubblicato il: 22/02/2010

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