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Ecomondo, un bilancio finale

Alcune dichiarazioni e alcune cifre sulla 13 edizione di Ecomondo, conclusasi sabato scorso.

Redazione GreenCity

La 13a edizione di Ecomondo, il salone internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, organizzato da Rimini Fiera ha chiuso sabato i battenti.“Ecomondo” aveva detto il Sottosegretario Menia all´inaugurazione “non è un appuntamento come tanti, ma il vero appuntamento di riferimento del settore. Un incontro tradizionale, rafforzato ogni anno di più dalla qualità di ciò che le aziende mettono in campo.
Una qualità internazionale, che dimostra come tutto ciò che riguarda l´ambiente non è solo ideologico, ma anche fortemente concreto, tanto da aver dato vita a quella green economy sulla quale oggi si concentrano tante aspettative per il rilancio dell´economia globale”.
Durante l´intervento d´apertura, Christopher Flavin, Presidente di Worldwatch Institute, ha rimarcato, a poche settimane dal vertice sull'ambiente di Copenhagen, la necessità di provvedimenti più efficaci per contrastare l´effetto serra e le emissioni di anidride carbonica. Gunther Pauli, fondatore di Zero Emission, ha puntato il dito sull´innovazione, unico possibile motore dell´economia del futuro. Secondo Pauli bisogna parlare di blue economy, una nuova rete dove produzione ed emissione sono strettamente collegate. Zero emissioni, secondo Pauli, si possono ottenere solo se l´anidride carbonica viene usata in modo alternativo e non se viene dispersa nell'aria o sepolta sotto terra.
Ecomondo è una manifestazione fieristica rivolta agli operatori, ma anche al grande pubblico e in questa 13a edizione da ricordare il contemporaneo svolgimento di Ambiente Festival, progetto voluto dal Comune di Rimini e sviluppatosi sul territorio cittadino con l´impegno dell´Assessorato alle Politiche Ambientali ed Energetiche e di Rimini Fiera. Una grande kermesse con l´obiettivo di contribuire a diffondere una nuova cultura del vivere etico e del rispetto dell´ambiente, ricercare nuove strade per uno sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile, scoprire nuovi modelli produttivi e di consumo, attraverso la condivisione delle conoscenze, delle energie, delle esperienze e delle buone pratiche di esperti, cittadini, associazioni, istituzioni e imprese locali e nazionali.In totale, la kermesse ambientale di Rimini Fiera ha richiamato 63.332 visitatori (-2,35% sul 2008).
Eccezionale l´incremento dei visitatori stranieri, che salgono a 5.066, in aumento del 35% rispetto al 2008.
Sono stati 443 i giornalisti italiani ed esteri accreditati in sala stampa (429 nel 2008) con una copertura totale della stampa specializzata e della stampa locale e regionale.Pur in un contesto economico difficile, complessivamente oltre 1500 aziende si sono proposte nei 16 padiglioni di Rimini Fiera (1.050 per Ecomondo) sui 110mila mq del quartiere (70.000 mq. per Ecomondo, su 13 padiglioni, uno in più dello scorso anno).
Già dalla giornata inaugurale, con l´intervento di una delegazione di operatori turchi, Ecomondo ha attirato l´attenzione di operatori stranieri. Nel corso delle giornate s´è svolto Ecobusiness cooperation event, incontri bilaterali tra imprese, centri di ricerca e università provenienti da tutta Europa per promuovere opportunità di cooperazione commerciale e di trasferimento tecnologico a livello internazionale. Significativa la Borsa di cooperazione internazionale per le imprese dei settori ambiente ed energia; in collaborazione con Iswa (International Solid Waste Association) sono stati inoltre ospitati tecnici, enti e aziende pubbliche e private provenienti da Argentina, Gran Bretagna, Turchia, Spagna e Romania.

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Pubblicato il: 03/11/2009

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