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Il settore dell'IT deve essere all'avanguardia nel perseguire gli obiettivi in campo climatico e energetico

L'industria dell'Information technology (IT) europea deve predisporre entro il 2011 le misure pratiche che intende adottare per incrementare del 20% la propria efficienza energetica entro il 2015.

Redazione GreenCity

Il consumo di energia delle apparecchiature e dei servizi dell'IT rappresenta circa l'8% dell'energia elettrica usata nell'Unione Europea (UE) e circa il 2% delle emissioni di carbonio. Tuttavia un impiego intelligente delle IT potrebbe aiutare a ridurre il consumo di energia in settori che ne fanno grande uso, quali l'edilizia, i trasporti e la logistica e a ridurre del 15% le emissioni totali di carbonio entro il 2020.
Per questo, la Commissione europea – con un comunicato emesso il 9 ottobre - ha invitato il settore dell'IT ad adottare entro il 2011 obiettivi ambiziosi in materia di efficienza energetica. Nello stesso comunicato si chiede, inoltre, ai paesi dell'UE di concordare specifiche comuni in materia di sistemi di misurazione intelligenti entro la fine del 2010.
"Un ricorso più adeguato alle soluzioni innovative offerte dall'IT aiuterà l'Europa a raggiungere l'obiettivo di trasformarsi in un'economia a basse emissioni di carbonio. L'Information Technology può indicare la via verso una crescita maggiormente sostenibile e rispettosa dell'ambiente e dare impulso alla creazione di posti di lavoro "verdi" in Europa", ha dichiarato Viviane Reding, commissaria europea per la società dell'informazione e i media. "Dobbiamo cogliere questa opportunità per porci all'avanguardia nel campo delle tecnologie ad alta efficienza energetica – non solo perché questo è il modo migliore per ridurre in modo sostenibile le emissioni di CO2 ma anche perché il potenziale ecologico di tali tecnologie può dischiudere nuove opportunità imprenditoriali per le imprese europee del settore IT."
Secondo la Commissione il settore dell'IT dovrebbe guidare la transizione verso un'economia efficiente sul piano energetico e a basse emissioni di carbonio, e per questo ha invitato tutte le aziende presenti e attive in questo settore a definire entro il 2010 metodologie comuni per misurare il consumo di energia e le emissioni di carbonio. In questo modo dovrebbero essere disponibili dati più affidabili per fissare entro il 2011 obiettivi settoriali ambiziosi in materia di efficienza energetica e riduzione delle emissioni, che già dal 2015 dovrebbero sostituire quelli precedentemente fissati dalla UE per il 2020.
[tit:L'obiettivo della Commissione Europea] L'obiettivo è anche di sbloccare il potenziale di efficienza energetica incrementando le iniziative di partenariato pubblico-privato come quelle avviate di recente dalla Commissione per l'edilizia ad elevata efficienza energetica e le automobili verdi ( IP/09/1116 ), ma anche mediante partenariati tra l'industria dell'IT e settori strategici definiti. In particolare i settori dell'edilizia, dei trasporti e della logistica sono considerati settori economici fondamentali in cui le potenzialità in materia di efficienza energetica mediante l'utilizzo dell'information technology sono ancora largamente inutilizzate.
La Commissione ha inoltre invitato i paesi dell'UE a utilizzare soluzioni basate sull'IT per migliorare l'efficienza energetica. Le reti intelligenti e i sistemi di misurazione intelligente possono migliorare l'efficienza e il controllo della produzione di energia oltre alla distribuzione e al consumo.
Gli Stati membri dell'UE dispongono fino alla fine del 2010 per definire specifiche comuni per i sistemi di misurazione intelligenti al fine di garantire ai consumatori informazioni migliori e aiutarli a gestire il loro consumo di energia. Grazie a contatori intelligenti nelle loro case, ad esempio, i consumatori potrebbero ridurre fino del 10% il loro consumo di energia. Entro il 2012 al più tardi dovrebbe essere definito un calendario per l'introduzione dei contatori intelligenti nelle case degli europei.
Se si sostituisse anche solo il 20% dei viaggi d'affari delle imprese europee con riunioni in videoconferenza, per esempio, si potrebbero risparmiare oltre 22 milioni di tonnellate di CO2 all'anno. Inoltre la diffusione capillare delle reti a banda larga, che facilitano l'uso di servizi e applicazioni pubblici online, consentirebbe di ridurre di almeno l'1-2% il consumo di energia a livello mondiale entro il 2020.

[tit:Il quadro legislativo]Il 10 gennaio 2007 la Commissione ha adottato un pacchetto su energia e cambiamenti climatici, approvato dal Parlamento europeo e dai leader della UE durante il Consiglio europeo di primavera del 2007, che puntava a ridurre il consumo energetico primario complessivo e le emissioni di gas serra del 20% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990, incrementando al contempo del 20% la quota di energie rinnovabili, sempre entro il 2020 ( IP/07/29 ). Il 13 maggio 2008 la Commissione europea ha annunciato che intendeva promuovere il ruolo delle TIC per conseguire tali obiettivi migliorando l'efficienza energetica in tutti i settori dell'economia ( IP/08/733 ). Nel dicembre 2008 l'UE ha reiterato il proprio impegno a conseguire gli obiettivi citati, sottolineando l'urgenza di migliorare l'efficienza energetica ( IP/08/1998 ). Nel marzo 2009 la Commissione ha adottato una comunicazione sull'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per agevolare la transizione verso un'economia efficiente sotto il profilo energetico e a basse emissioni di carbonio indicando le TIC come uno dei principali strumenti per contribuire alla riduzione generale delle emissioni di carbonio ( IP/09/393 ).
Nel suo discorso sull'Europa digitale (SPEECH/ 09/336 ) la commissaria Reding ha sottolineato l'importante potenziale "verde" delle TIC, affermando: " Sono fortemente convinta che l'Europa digitale non possa ignorare le sue potenzialità ecologiche, che a loro volta possono dischiudere nuove opportunità imprenditoriali per le imprese europee delle TIC ".

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Pubblicato il: 10/10/2009

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