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Greenpeace assalta il ministero dell'Ambiente con rifiuti hi-tech

Blitz di Greenpeace davanti al ministero dell'Ambiente: sono stati depositati rifiuti hi-tech dismessi e pericolosi per attirare l'attenzione sulla problematica dello smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche.

Redazione GreenCity


Anche chi non è informato in maniera precisa sulle singole cause per le quali si batte l'associazione di Greenpeace, ne conosce i metodi: provocazione e azioni irruente per attirare l'attenzione e occupare un posto nell'agenda setting mediatica. Ultima, fra le azioni dell'associazione di lotta ai problemi ambientali, lo scarico di rifiuti hi-tech davanti al Ministero dell'Ambiente.
Stampanti, monitor, computer distrutti, cumuli di materiale dismesso e pericoloso, a causa delle sostanze disperse sul terreno: questo il palcoscenico dell'ultimo assalto di Greenpeace. Oltre a questo materiale, il blitz presentava una "Bella Addormentata" sdraiata sul materiale tossico, scelta per simboleggiare il Ministro Prestigiacomo, "attivista dormiente".
Il particolare scenario è stato pianificato per simboleggiare le condizioni dell'80% dei siti italiani, i quali non rispettano la legge sulla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettroniche ed elettriche (Raee) in Italia. Questo quanto emerso dall'inchiesta di Greenpeace, "Hi- Tox".
Il risultato del blitz è stato che il Ministro Prestigiacomo ha accettato di incontrare i rappresentanti dell'associazione entro due settimane: intanto una copia dell'inchiesta "Hi- Tox" è stata consegnata a Sergio Basile, direttore generale per i servizi interni del ministero. Un primo traguardo è stato quindi raggiunto, ma le intenzioni di Greenpeace sicuramente sono quelle di incentivare profondi cambiamenti nel sistema di tutela ambientale.

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Pubblicato il: 18/04/2009

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